coordinato Archivi | Fragola Lilla Partecipazioni nozze veramente personalizzate Mon, 26 Sep 2022 13:25:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.2 https://www.fragolalilla.it/wp-content/uploads/2022/05/cropped-favicon-32x32.png coordinato Archivi | Fragola Lilla 32 32 Ma avere un MATRIMONIO A TEMA è così indispensabile? https://www.fragolalilla.it/un-matrimonio-tema-cosi-indispensabile/ https://www.fragolalilla.it/un-matrimonio-tema-cosi-indispensabile/#respond Mon, 19 Nov 2018 07:38:43 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=14994 Ieri pomeriggio mi stavo dedicando come ogni weekend alle “indagini di mercato”, scorrendo un po’ di post su vari gruppi Facebook dedicati alle spose, per capire un po’ quali sono le domande e i dubbi più gettonati tra chi ha appena deciso di sposarsi. E quello che ho letto rispecchia pienamente quello con cui ci...

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Ieri pomeriggio mi stavo dedicando come ogni weekend alle “indagini di mercato”, scorrendo un po’ di post su vari gruppi Facebook dedicati alle spose, per capire un po’ quali sono le domande e i dubbi più gettonati tra chi ha appena deciso di sposarsi. E quello che ho letto rispecchia pienamente quello con cui ci confrontiamo sempre in appuntamento con le coppie di sposi: su un gruppo Facebook in particolare, il 90% degli ultimi post riguardava il TEMA del matrimonio: come (e se) sceglierlo, come declinarlo, come applicarlo a tutta la wedding suite.

In appuntamento, spessissimo, succede proprio la stessa cosa: il Metodo Fragola Lilla prevede una domanda, da parte nostra, per capire lo stile del matrimonio e come applicarlo al meglio a tutto il coordinato: “Avete un tema per il vostro matrimonio”?

Abbiamo volutamente scelto di chiedere SE c’è un tema e non QUAL E` il tema, perchè chiariamo subito una cosa: avere un matrimonio a tema non è obbligatorio.

Un matrimonio può avere o non avere un tema, e questo tema, se c’è, può essere applicato in tutti i dettagli del matrimonio o solamente in alcune parti (ad esempio il tableau de mariage). Certo, per realizzare un matrimonio originale il tema aiuta molto, soprattutto per l’allestimento e per ricreare una certa atmosfera; se si riesce (e il tema si presta) a far in modo che anche gli altri dettagli del matrimonio (quindi partecipazioni, menù, bomboniere…) siano tematizzati, è ancora meglio.

Come lo stile, anche il tema deve rispecchiare i gusti e il carattere degli sposi. Spesso, però, ci capita di vedere temi che sono evidentemente specchio dei gusti SOLO della sposa; se è bello che il futuro marito decida di accontentare la sua sposa facendole scegliere un tema che piace solo a lei, io resto dell’opinione che sarebbe più giusto che rispecchiasse entrambi. Innumerevoli volte abbiamo progettato wedding suites che avevano come tema Cenerentola e le fiabe Disney, e mi sono sempre chiesta se lo sposo fosse realmente d’accordo e se questa scelta rispecchiasse anche lui 😉

In altri casi, va detto, il tableau de mariage viene utilizzato come “valvola di sfogo” dello sposo: la sposa si occupa personalmente di scegliere tutto il resto, e “accontenta” il futuro marito lasciandogli scegliere il tema per il tableau. Questo, purtroppo, porta spessissimo ad uno sdoppiamento di personalità del matrimonio e a non rispettare lo stile scelto: se le partecipazioni sono eleganti e con un tocco di rosa cipria, il resto del coordinato riprende questi toni neutri in modo elegante e raffinato, e il tableau all’ingresso della sala è un enorme campo da calcio con i tavoli a forma di divise dei calciatori famosi di 22 colori diversi, qualcosa stona, non credete?

Perciò, sarebbe meglio, come per lo stile, che nello scegliere il tema (e se averne uno) gli sposi si chiedessero se c’è una passione che li accomuna, una caratteristica del loro carattere, un’esperienza bella che hanno vissuto insieme, così significativa da diventare il tema del loro matrimonio; se non c’è nulla che li convinca, meglio lasciar perdere, non cercare un tema per forza, e limitarsi a rispettare – quello sì – il colore e lo stile generale scelto per tutto l’evento.

Di temi, in quasi 10 anni, ne abbiamo visti centinaia.
Qualche consiglio? Se siete due golosoni, il vostro tema potrebbero essere i dolci o il cioccolato. Sono di parte, visto che questo è stato il mio tema, ma devo dire che ha riscosso un notevole successo: nomi dei tavoli con i gusti di cioccolato e cioccolatini come segnaposto abbinati, buffet di dolci monoporzione al cioccolato, fontana di cioccolato finale… tutto molto apprezzato dagli invitati che, evidentemente, essendo amici degli sposi ne condividevano i gusti 🙂


Un altro tema che viene ampiamente sfruttato (e ultimamente anche un po’ abusato) è il viaggio di nozze, quindi tavoli con i nomi delle tappe, segnaposti a forma di cartolina etc.

Un’altra ottima scelta, che spesso rappresenta davvero un sacco le passioni di entrambi gli sposi, è pensare alle SERIE TV (o ad una serie TV in particolare) per la wedding suite: il coordinato a tema che ci è rimasto nel cuore, a tal proposito, è sicuramente quello in tema Trono di Spade:

La cosa migliore, dunque, è senza dubbio ispirarsi allo stile che si è scelto (quindi per un matrimonio rustico i fiori di campagna potrebbero essere un buon tema) oppure ad una passione che lega gli sposi e che, preferibilmente, è riconosciuta da tutti. Se amate la musica, e i vostri invitati lo sanno, tutto potrebbe essere legato a questo, dalle partecipazioni con una chiave di violino, ai nomi degli strumenti o dei compositori famosi per il tableau, ad un cd con una compilation creata da voi come bomboniera (se non si era capito, sono a favore delle bomboniere originali e utili).

E nel caso di uno stile “neutro”, elegante e delicato, dove non c’è un vero e proprio tema? Come realizzare il tableau, ad esempio? La scelta migliore è sempre la semplicità, ricordandosi di coordinare sempre tutti i dettagli (quindi usare gli stessi materiali, lo stesso colore, gli stessi caratteri di stampa):

Se avete bisogno di un carico di ispirazione per il tema da scegliere (e da riprendere in tutto), qui trovate un po’ di esempi di tableaux de mariage realizzati in questi anni.

Se invece avete bisogno di un consiglio diretto sul tema, o al contrario l’avete già scelto ma avete bisogno di coordinarlo in tutto, compilate questo modulo e saremo felici di aiutarvi a realizzarlo:

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Anche tu credi (sbagliando) che il libretto messa non serva a niente? https://www.fragolalilla.it/anche-tu-credi-sbagliando-libretto-messa-non-serva-niente/ https://www.fragolalilla.it/anche-tu-credi-sbagliando-libretto-messa-non-serva-niente/#comments Thu, 08 Nov 2018 08:36:41 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=14918 Come diciamo sempre alle coppie che incontriamo per la prima volta in appuntamento, di “elementi veramente indispensabili”, per quanto riguarda il matrimonio, ci sono solo gli sposi, il prete e i testimoni 🙂 Questo significa che, a ben guardare, per sposarsi non servono partecipazioni, segnaposti, tableau, coni portariso: bastano due persone che si amano, due...

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Come diciamo sempre alle coppie che incontriamo per la prima volta in appuntamento, di “elementi veramente indispensabili”, per quanto riguarda il matrimonio, ci sono solo gli sposi, il prete e i testimoni 🙂

Questo significa che, a ben guardare, per sposarsi non servono partecipazioni, segnaposti, tableau, coni portariso: bastano due persone che si amano, due testimoni e un celebrante. Tutto il resto, volendo estremizzare, è “superfluo”. Certo è che il 99% delle persone, tra cui chi legge questo blog, non vuole un matrimonio “super ristretto”: ci sono coppie che scrivono la lista degli invitati il giorno stesso della proposta di matrimonio, altre che hanno sempre sognato un ricevimento in un castello principesco, altre ancora che vogliono che tutto sia coordinato ed originale e che tutti i loro invitati si ricordino, negli anni a venire, l’estrema cura dei dettagli che hanno messo nell’organizzare il loro matrimonio. Tutte queste tipologie di sposi hanno in comune alcuni “elementi” fondamentali della wedding suite a cui pensare: come abbiamo ripetuto spesso, tutto parte dalle partecipazioni di nozze, che definiscono lo stile dell’evento, ma ugualmente importanti, per declinare questo stile, sono i segnaposti, i menù, il tableau, i coni portariso, le wedding bags, e, soprattutto, il LIBRETTO MESSA.

Se c’è un elemento della wedding suite che genera un po’ di confusione negli sposi, quando devono fare la lista delle cose di cui si devono occupare, è proprio il libretto messa, e questo soprattutto per tre ragioni:

1) Viene spesso percepito come qualcosa di “inutile”, tanto nessuno seguirà la cerimonia (secondo la convinzione degli sposi)

2) Il prete ha detto che “se ne occupa lui”

3) Il rito è civile, quindi non c’è nessun libretto da fare (anche questo secondo la convinzione degli sposi).

Vi spiego punto per punto perché sono tre motivi sbagliati per non fare il libretto messa:

1) Il libretto messa è tutto, fuorchè inutile, durante la cerimonia. Sì, il rito del matrimonio è sempre più o meno uguale; sì, tutti sanno che dopo il Vangelo viene l’Omelia del prete, e dopo ci sarà lo scambio delle promesse e degli anelli. Nella pratica, però, le cose non sono proprio così: ci sono 3 formule per lo scambio delle promesse che gli sposi possono scegliere, un’infinità di possibili letture per la Liturgia della Parola, moltissimi canti e musiche che si possono inserire  nel libretto in modo da far seguire agli invitati anche le parti cantate. Ogni matrimonio – anche se sembra uguale agli altri – è diversissimo e unico, e farlo seguire agli invitati sul libretto messa è una coccola in più che è bello fargli. Così sapranno anche esattamente a che punto della cerimonia sono 😉

2) Sempre più spesso, le coppie ci dicono “la stampa dei libretti non ci serve, ha detto il parroco che se ne occupa lui”. Sorvolando sul fatto che un prete non è un grafico nè un tipografo (scusatemi, ma è una frase che mi lascia sempre molto perplessa), e che alcuni preti chiedono un “contributo fisso” per la stampa del libretto (quindi si paga 2/3€ a copia per un libretto standard, solitamente fotocopiato in bianco e nero), c’è un motivo fondamentale per scegliere invece di occuparsi personalmente del libretto: un libretto messa stampato dal prete, per forza di cose, non sarà MAI coordinato con il resto della wedding suite. Non si potrà personalizzare, avrà al massimo i nomi degli sposi e la data in copertina, ma per il resto sarà giocoforza un libretto uguale alle altre decine di coppie che si sono sposate in quella chiesa. Non comunicherà affatto ai vostri invitati la cura dei dettagli, anzi: sarà probabilmente un elemento che stona con tutto il resto. Siete stati così attenti affinché la tonalità dei fiori degli allestimenti sia uguale al nastro che chiudeva le partecipazioni, non vorrete scivolare su questo? Anche perché il costo di stampa, per un libretto personalizzato e curato nei minimi dettagli, non si discosta di molto di quello chiesto dal prete.

3) Chi l’ha detto che un rito civile non può avere un libretto? Anzi, se il rito civile è curato nei minimi dettagli e personalizzato come dovrebbe, gli invitati non sapranno cosa aspettarsi, e quindi una traccia che li aiuti a seguire promesse, poesie, canzoni e tutto quello che avete scelto di inserire nella vostra celebrazione è sempre ben accetta, e sarà uno di quegli elementi “curatissimi” che i vostri invitati ricorderanno del vostro matrimonio, e che lo faranno spiccare tra tutte le altre cerimonie civili a cui parteciperanno (i matrimoni civili stanno superando quelli religiosi).

Ecco dunque 3 buone ragioni per scegliere di stampare il libretto messa, coordinarlo al resto della wedding suite e, soprattutto, farlo realizzare ad un professionista (noi possiamo certamente aiutarvi, ma potete scegliere anche di farvi seguire dalla vostra wedding planner, se ce l’avete, che avrà sicuramente il suo wedding graphic designer di fiducia): solo un professionista saprà consigliarvi al meglio sulla carta, sull’impaginazione, su quanti prevederne, su come personalizzarli. E avrete un libretto messa così bello, che i vostri invitati se lo porteranno via come ricordo (io lo faccio sempre!).

Daniela, ad esempio, ha scelto (giustamente!) di coordinare anche i libretti al resto della wedding suite, e anche il prete ne era contento 🙂

E voi, avete scelto come volete il libretto messa? O siete ancora alle prese con la ricerca della vostra partecipazione personalizzata perfetta? In questo caso:

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Qual è il PRIMO elemento del coordinato grafico che bisogna scegliere? https://www.fragolalilla.it/qual-primo-elemento-del-coordinato-grafico-bisogna-scegliere/ https://www.fragolalilla.it/qual-primo-elemento-del-coordinato-grafico-bisogna-scegliere/#respond Mon, 05 Nov 2018 07:22:33 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=14908 Oggi è lunedì, e come ogni lunedì, programmiamo gli appuntamenti della settimana con gli sposi 2019 che vogliono trovare il loro coordinato personalizzato perfetto. Gli appuntamenti che facciamo quotidianamente con le coppie sono al tempo stesso tutti diversi – ogni coppia ha le sue idee, e soprattutto il SUO stile per il matrimonio, che sta...

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Oggi è lunedì, e come ogni lunedì, programmiamo gli appuntamenti della settimana con gli sposi 2019 che vogliono trovare il loro coordinato personalizzato perfetto.

Gli appuntamenti che facciamo quotidianamente con le coppie sono al tempo stesso tutti diversi – ogni coppia ha le sue idee, e soprattutto il SUO stile per il matrimonio, che sta a noi declinare nel modo migliore – e tutti uguali, perchè ci sono alcune frasi, alcuni comportamenti, alcune domande, che si ripetono ogni volta.

Una su tutte, appena entrati in laboratorio e seduti al tavolo: “Per il nostro matrimonio vogliamo questo tema [mare, sport, natura, etc.] per il tableau!”.

E` un bene per tutti che gli sposi abbiano le idee così chiare su quello che vogliono, e abbiano già pensato ad un tema e a dei nomi per i tavoli.

Quello che tutti sbagliano, però, è che IL TEMA DEL TABLEAU NON E` LA PRIMA COSA CHE DEVONO SCEGLIERE.

Qual è il primissimo elemento della wedding suite che va pensato, scelto, ponderato con attenzione?

Il primo che viene stampato. Il primo che viene pensato, consegnato, e che, come troverete scritto ovunque, è “il biglietto da visita del matrimonio”: le PARTECIPAZIONI.

Le partecipazioni di nozze determinano lo stile scelto per il matrimonio: comunicano agli invitati come sarà l’evento, dove si svolgerà, se avrà un tono rustico o molto elegante, se gli invitati dovranno vestirsi in un certo modo o potranno essere meno ingessati, se ci sarà un colore dominante da seguire, se dovranno aspettarsi un evento formale o informale, e sì, anche quanto si sentiranno di mettere nella busta o nella lista nozze (e questo scommetto che non ve lo dice nessuno!).

Possibile che in quel singolo cartoncino ci siano tutte queste informazioni? E` proprio così, motivo per cui quel “pezzo di carta” non va assolutamente sottovalutato. Scommetto che nessuno di voi aveva mai pensato al fatto che un invitato, ricevendo una partecipazione molto elaborata ed elegante, su cartoncino pregiato, con un ricevimento in quella che tutti sanno essere una villa barocca molto elegante e ben frequentata, si mette in un uno “state of mind” tale che si aspetta un certo tipo di matrimonio, e quindi si comporta (economicamente) di conseguenza. Non sarà bello, non sarà “romantico”, ma è la realtà dei fatti.

Le partecipazioni comunicano tutto questo e scatenano tutta un serie di considerazioni, commenti e comportamenti da parte degli invitati: un sacco di volte in appuntamento le coppie ci hanno detto “non voglio una partecipazione come quella che ho ricevuto da X e Y, era assolutamente anonima e non mi diceva niente sul loro matrimonio e su cosa ci saremmo dovuti aspettare da quel giorno”.

Per questo motivo, le partecipazioni sono la primissima cosa a cui pensare per personalizzare il proprio matrimonio: come ripeto spesso, non esiste la partecipazione inutile, ma solamente la partecipazione sbagliata, perché comunica male agli invitati e non dice nulla degli sposi.

Alle partecipazioni e allo stile scelto, poi, si coordina tutto il resto: menù, segnaposti, libretti messa, coni portariso, bomboniere, wedding bags, ventagli, allestimenti vari, e sì, anche il tableau (anche se spesso il tema che dà il nome ai tavoli, e a volte anche la grafica al tableau, è una “gentile concessione” che la sposa fa allo sposo in termini di scelta, e nel quale lui – giustamente – si sbizzarrisce).

E` sempre bene perciò che anche il tableau riprenda lo stile delle partecipazioni e del resto del coordinato, ma se succede che lo sposo voglia a tutti i costi un tableau a tema calcio, con il campo e le divise della sua squadra del cuore riprodotte fedelmente, pur avendo scelto delle partecipazioni e un coordinato molto più semplice ed elegante, non è un dramma, l’importante è che si coordini comunque in qualche modo con il resto 🙂

Per tutti questi motivi, quando gli sposi arrivano in appuntamento ed esordiscono con “Vogliamo questo tema per il tableau”, la nostra risposta è sempre, immancabilmente: “Di questo ne parliamo con calma più tardi; vediamo ora come trovare la partecipazione perfetta per voi!” 🙂

Perché come dice Irene in questa recensione che ci ha lasciato, “le partecipazioni sono l’inizio di tutto”:

E voi? avete già un’idea per il tableau ma non per le partecipazioni, e avete bisogno di una mano per partire dall’elemento giusto? Raccontatecelo qui:

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Giulia e Jozi, matrimonio in rosa per una wedding suite “effetto WOW” https://www.fragolalilla.it/giulia-jozi-matrimonio-rosa-wedding-suite-effetto-wow/ https://www.fragolalilla.it/giulia-jozi-matrimonio-rosa-wedding-suite-effetto-wow/#respond Mon, 08 Oct 2018 08:35:08 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=14590 Una delle cose che ci piace moltissimo, nel nostro lavoro, è avere la possibilità di rendere felici le spose TRANQUILLIZZANDOLE al tempo stesso. Molte spose, quando escono dal nostro negozio, ci ringraziano proprio per questo: per averle sapute calmare, tranquillizzare, capire, anche se la situazione obiettivamente poteva creare qualche ansia, e le tempistiche magari non...

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Una delle cose che ci piace moltissimo, nel nostro lavoro, è avere la possibilità di rendere felici le spose TRANQUILLIZZANDOLE al tempo stesso. Molte spose, quando escono dal nostro negozio, ci ringraziano proprio per questo: per averle sapute calmare, tranquillizzare, capire, anche se la situazione obiettivamente poteva creare qualche ansia, e le tempistiche magari non erano le migliori. Siamo specializzate in missioni impossibili, quotidianamente facciamo le capriole per rispettare le tempistiche di tutti i matrimoni di cui curiamo l’aspetto grafico, ma il nostro compito è anche non far pesare in alcun modo queste “corse” sulla sposa: come diciamo sempre a tutte, “non preoccupatevi, non è mai troppo tardi, ci organizziamo noi per fare il necessario affinché tutte le tempistiche siano rispettate”. Anche se questo vuol dire lavorare la notte, fare più cose contemporaneamente, fare i salti mortali con i fornitori.

Giulia è una di queste spose. Queste le parole che ci ha scritto dopo il matrimonio:

Le parole che ci hanno commosso di più sono state “loro c’erano sempre”. Perché è proprio quello a cui teniamo di più: dare alle spose la wedding suite che vogliono, ma soprattutto farlo restando al loro fianco per tutti i mesi che precedono il matrimonio.

E con Giulia è stato proprio così 🙂

Abbiamo cominciato con le partecipazioni, dove per la prima volta ha fatto capolino il rosa che avrebbe caratterizzato tutto quanto:

Un modello a pacchettino, lineare ed elegante, dove il colore la fa da padrone.

Da lì, il rosa è stato ripreso, assieme al font usato per le partecipazioni e al cuoricino messo ovunque, in tutto il resto della wedding suite, dove non abbiamo risparmiato i dettagli originali “effetto wow”: menù, coni portariso, ventagli, segnagusto per la confettata, bomboniere, tableau, cornice photobooth, cartellino per le infradito, tutto coordinato e in linea con i desideri di Giulia e Jozi e con lo stile del loro matrimonio.

Un coordinato bellissimo per due sposi bellissimi 🙂

Photo: Luca Savino

Abito della sposa: Miramode

Fiori: Fiori Vera

Location: Castello Formentini

 

Se anche tu vuoi farti coccolare e tranquillizzare nella creazione della wedding suite personalizzata per il tuo matrimonio, scrivici:

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“Mi sposo… e ora???” – Segnaposto e Segnatavolo https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-segnaposto-segnatavolo/ https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-segnaposto-segnatavolo/#respond Wed, 30 Nov 2016 12:31:23 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=11873 Ciao a tutti! Il tableau e l’assegnazione dei posti portano con sé la creazione di segnaposto e, soprattutto, segnatavolo che richiamino la tematica scelta e aiutino gli invitati ad identificare chiaramente il tavolo a cui sono stati assegnati. Il segnatavolo, oltre a riportare chiaramente il nome del tavolo, dovrà riprendere la grafica del tableau e,...

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Ciao a tutti!

Il tableau e l’assegnazione dei posti portano con sé la creazione di segnaposto e, soprattutto, segnatavolo che richiamino la tematica scelta e aiutino gli invitati ad identificare chiaramente il tavolo a cui sono stati assegnati.
Il segnatavolo, oltre a riportare chiaramente il nome del tavolo, dovrà riprendere la grafica del tableau e, preferibilmente, di tutto il matrimonio; verrà piazzato ben visibile al centro del tavolo (se i tavoli sono stretti e lunghi si può mettere all’inizio dal lato di ingresso nella sala, oppure prevederne uno all’inizio e uno alla fine del tavolo, anche se così si rischia di creare una “foresta” confusionaria di segnatavoli) e potrà essere un semplice cartoncino in formato A6 fissato al centrotavola o a una molletta portafotografie, oppure avere una struttura autoportante, a cavalletto. Se abbiamo realizzato un tableau mariage tridimensionale, possiamo riprendere questa caratteristica anche nei segnatavoli (quindi, se il tema sono le farfalle, una farfalla tridimensionale del colore del tavolo può essere fissata al segnatavolo).


I segnaposti individuali vanno previsti solo nel caso in cui abbiate scelto di assegnare anche i singoli posti: in questo caso largo alla sobrietà, con una grafica che richiami sì quella del segnatavolo e del tableau ma con il nome ben chiaro e niente fronzoli, che andrebbero a oscurarlo vista la ridotta dimensione del segnaposto. Anche in questo caso, i segnaposto potranno essere a cavalletto, autoportanti, oppure dei semplici biglietti da visita, appoggiati al tovagliolo. Un’idea molto carina che si sta facendo avanti, sull’onda del tema delle farfalle (che sembra essere il tema principe degli ultimi due anni), è quella di realizzare, come segnaposto, delle farfalle di cartoncino, con al centro il nome dell’invitato, da fissare al bordo dei bicchieri.


Sia per il tableau che per i segnaposto, un altro problema che si pone è: come indicare gli invitati? Con nome e cognome, nome di battesimo, soprannome? In questo caso io consiglio sempre di farsi guidare da un unico principio: gli invitati devono trovare chiaramente il loro nome sul tableau e tra i segnaposto. Quindi, se la zia Maria Addolorata è da tutti chiamata Zia Dory, scrivete pure sul tableau Zia Dory, e se la vostra migliore amica è conosciuta da tutti in compagnia come Francy, scegliete pure di utilizzare questo nomignolo anche nel tableau. Ovviamente non bisogna cadere nel cattivo gusto, quindi meglio lasciar perdere, benchè riconosciuti da tutti, soprannomi come “Brufoloso” e cose del genere 🙂
Se avete poi persone con lo stesso nome di battesimo, onde evitare di riempire il tableau con file interminabili di cognomi prevedete solamente l’iniziale puntata del cognome, basterà a chiarire all’invitato dove sedersi.

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“Mi sposo… e ora???” – Il tableau de mariage https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-tableau-de-mariage/ https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-tableau-de-mariage/#respond Tue, 22 Nov 2016 09:35:05 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=11845 Ciao a tutti! Abbiamo parlato, nelle scorse settimane, di tutto quanto riguarda le partecipazioni, i libretti messa, i coni riso… benchè teoricamente il momento del ricevimento sia secondario, quanto a importanza, rispetto all’importantissimo momento della cerimonia, spesso l’organizzazione del pranzo porta via ben più energie e ore di preparazione: ci sono moltissime cose a cui...

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Ciao a tutti! Abbiamo parlato, nelle scorse settimane, di tutto quanto riguarda le partecipazioni, i libretti messa, i coni riso… benchè teoricamente il momento del ricevimento sia secondario, quanto a importanza, rispetto all’importantissimo momento della cerimonia, spesso l’organizzazione del pranzo porta via ben più energie e ore di preparazione: ci sono moltissime cose a cui pensare, moltissimi dettagli da organizzare, e moltissime idee originali su cui puntare per realizzare una festa unica che venga veramente ricordata dagli invitati.
Dall’arrivo alla location (avvenuto senza intoppi grazie alle cartine distribuite fuori dalla chiesa e ai cartelli stradali) fino al taglio della torta (e oltre…), ci sono moltissimi modi per personalizzare il proprio matrimonio, ma la parola d’ordine deve essere una sola: tutto deve essere COORDINATO, unito nel tema e soprattutto nel colore dominante. Se, come abbiamo detto, le partecipazioni vengono consegnate un paio di mesi prima e pertanto (visto che nessuno le porterà con sé il giorno della cerimonia) possono anche utilizzare un colore o un carattere diverso (mentre, come abbiamo visto, è importante che lo stile non sia troppo diverso da quello del ricevimento), tutto ciò che gli invitati si troveranno di fronte nella location dovrà seguire armonicamente un unico stile e, soprattutto, un unico colore, quello scelto come dominante per il matrimonio.

IL TABLEAU DE MARIAGE
Croce e delizia di tutte le coppie di sposi, l’assegnazione dei posti a tavola è, a parer mio, la prova più ardua che vi troverete ad affrontare nell’organizzazione del vostro matrimonio. In quello che sembra un compito da ragazzi (un tavolo per i parenti dello sposo, uno per i parenti della sposa, un paio per gli amici….) ci si ritrova sempre, e dico SEMPRE, ad affrontare una marea di imprevisti che vanno affrontati con tranquillità e praticità.
Innanzitutto, molto dipende dalla tipologia di allestimento che il vostro ristorante o location vi offre: se (spesso per ragioni di ridotta capienza della sala) ci si trova di fronte la soluzione dei tavoli a ferro di cavallo, con gli sposi al centro (soluzione molto comune dalle mie parti, ma a parer mio un po’ demodé), i problemi sono oggettivamente meno: basta assegnare i singoli posti a partire dagli sposi al centro, normalmente in ordine di importanza, e lasciare che quel giorno, se qualcuno manca, le persone decidano di scalare o di riempire i buchi autonomamente. Il ferro di cavallo evita anche di assegnare i nomi ai tavoli, e vien dunque meno la ragion d’essere del tableau (anche se alcune spose lo vogliono lo stesso a tutti i costi, e allora la soluzione può essere quella di dividere “virtualmente” il ferro di cavallo in sezioni, ad ognuna delle quali viene assegnato un nome).
Ma che cos’è, il tableau de mariage? Si tratta di un pannello con la disposizione dei tavoli che viene messo all’ingresso della sala in modo che gli invitati, dopo essersi adeguatamente rimpinzati al buffet degli antipasti mentre gli sposi fanno il servizio fotografico di rito, sappiano a quale posto devono sedersi, senza girare per ore come anime perse nella sala cercando di capire qual è la loro sedia.


Il tableau, che normalmente viene appoggiato su un cavalletto di legno, può scatenare tutte le fantasie degli sposi, soprattutto per quanto riguarda il tema dei nomi dei tavoli. Ne abbiamo già parlato all’inizio, pertanto mi limito a ricordare di seguire la propria personalità e di non strafare. Il tableau può essere un semplice pannello stampato con i nomi degli invitati scritti su cartoncini, oppure prevedere complesse architetture tridimensionali che richiamino il tema scelto (un’amica, il cui tema erano le farfalle, ha creato con le sue mani un tableau con tanto di prato finto e fiori su cui le farfalle di diverso colore andavano a posarsi). L’importante è non dimenticare che il tableau è un cartello INFORMATIVO, e pertanto gli invitati, pur apprezzando il lavoro di decoro fatto, devono poter leggere chiaramente a quale tavolo sono stati assegnati.
Come abbiamo detto, i temi sono moltissimi, e nel mio lavoro mi è capitato di vedere praticamente di tutto: dal gettonatissimo viaggio di nozze, ai fiori, ai nomi degli animali domestici posseduti dagli sposi durante la loro vita (!!!), fino ad arrivare ad una bellissima riproduzione orizzontale di un tabellone da Monopoli, personalizzato con le foto ed i luoghi cari agli sposi.

Ma veniamo alle questioni più spinose: come distribuire gli invitati a tavola? E come far fronte agli imprevisti?
Innanzitutto preparatevi: ci sarà da penare. Innanzitutto perché vi ritroverete immancabilmente a fronteggiare una schiera di ex-fidanzati, ex-amici, ex-qualsiasi cosa, che dovrete sistemare ben lontani gli uni dagli altri onde evitare lo scoppio della Terza Guerra Mondiale proprio il giorno del vostro matrimonio (io in questo ho battuto tutti, visto che la mia testimone era la ex del testimone di mio marito). Poi perché avrete compagnie di 11 persone inseparabili, ma la location vi metterà a disposizione solo tavoli da 10 persone. Poi perché, dopo aver cominciato scientificamente a dividere tutti per “tipologia” (parenti della sposa, parenti dello sposo etc…) vi avanzerà sicuramente un prozio o un quarto cugino che dovrete scegliere se piazzare nel tavolo dei bambini o in quello delle coppie sposate con figli.
E poi, naturalmente, ci sono gli invitati, che sono il problema più grosso di tutti. MAI, dopo esservi sposati, parteciperete più ad un matrimonio senza dare conferma almeno due mesi prima, perché saprete cosa vuol dire tampinare gli invitati per capire se vengono, non vengono o devono ancora decidere. Le persone infatti sembrano dividersi in due categorie: quelle che danno per scontato che vengono, e quelle che danno per scontato che non vengono. Ma nessuna delle due pare pensare che FORSE sarebbe il caso di comunicarlo anche agli sposi con un certo anticipo. Ecco così che vi troverete probabilmente, nelle due settimane prima del matrimonio, attaccati al telefono ad elemosinare conferme o smentite, e a scrivere e riscrivere continuamente l’assegnazione dei posti. Poi ci saranno le defezioni dell’ultimo minuto – immancabili e direttamente proporzionali al numero degli invitati – e – squillino le trombe – gli imbucati! Ebbene sì, qualcuno che spudoratamente si imbuca al matrimonio o – come è successo alla sottoscritta – qualcuno che non doveva venire ma invece si presenta. In quel caso niente panico, il suo nome non sarà sul tableau ma il ristorante o il catering sono preparatissimi a gestire problemi come questo.
Per tutte queste ragioni, visto che la divisione degli invitati ai vari tavoli è già così stressante e complicata – a un certo punto il mio futuro marito ha addirittura proposto di buttare tutti i nomi in un’urna ed estrarre a caso – vi SCONSIGLIO caldamente di assegnare anche i singoli posti all’interno dei tavoli: lasciate che gli invitati di ogni tavolo si distribuiscano come vogliono, perché magari voi pensate che Pinca e Pallina vogliano stare sedute vicine, ma magari la sera prima del vostro matrimonio litigano come matte oppure una delle due vuole stare vicino alla finestra o chissà cos’altro.
Altro punto da chiarire: cosa fare con i bambini? Metterli con i genitori o prevedere un tavolo a parte? Dipende soprattutto dal numero e dall’età dei bambini in questione. Se sono solo un paio e sono molto piccoli, vanno messi con i genitori, altrimenti il tavolo bimbi è una scelta che consiglio assolutamente, magari abbinata ad un’animatrice – baby sitter che possa seguirli nel pasto, in modo che loro non si annoino e i genitori possano divertirsi. Ovviamente, i bambini sotto i due anni di età vanno lasciati al tavolo dei genitori; non verrà apparecchiato un posto per loro, ma va previsto un posto passeggino da segnalare al ristorante o catering.
Sia che scegliamo di sistemarli con i genitori che di metterli in un tavolo a parte, un’idea carina è far trovare ai bambini un kit bimbi ad aspettarli: si tratta di una borsetta colorata riempita di oggetti che faranno la loro felicità e li terranno occupati durante la giornata, soprattutto se non c’è la baby sitter. Possiamo metterci dentro caramelle, minipelouches, giocattolini e librettini da leggere, e prevedere anche una sorta di “libro da colorare” personalizzato, con il nome del bimbo in copertina, pieno di disegni da completare, facili quiz enigmistici da risolvere e così via.

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Ciao a tutte! Nelle scorse settimane abbiamo deciso lo stile, il colore dominante, le partecipazioni (in tutti i loro aspetti, dal formato al testo), abbiamo preparato anche il libretto messa (o civile)… è il momento di concentrarci su alcuni elementi sicuramente non necessari ma molto utili per rendere il vostro matrimonio davvero originale, uno su tutti: i VENTAGLI!

Sì, avete capito bene: un’idea decisamente originale, se vi sposate in estate e temete che i vostri invitati possano soffrire troppo il caldo, è far trovare sui banchi della chiesa, vicino o sopra il libretto messa, un bel ventaglio pronto per essere sventolato. In questo modo eviterete di accompagnare la cerimonia con il fastidioso rumore delle pagine del libretto messa che scricchiolano mentre gli invitati le usano per farsi aria (mandando così a farsi benedire anche la funzione principale del libretto e tutta la cura che avete messo, dopo aver letto gli articoli precedenti, nel confezionarlo).
Il ventaglio può essere realizzato in cartoncino, magari perlato o nello stesso utilizzato nelle partecipazioni e in tutti gli altri stampati del matrimonio, e strutturato a petali (con stampati sopra i nomi degli sposi e la data del matrimonio e, se presente, il simbolo grafico), tenuti insieme da un nastro di raso o organza del colore dominante. Si può anche prevedere un “unico petalo”, più grande, con un buchino e un nastrino sotto, oppure il cosiddetto “ventaglio a paletta”,  con sotto un bastoncino largo  di sostegno (si possono utilizzare gli abbassalingua di legno dei dentisti, facilmente reperibili anche online).


In chiesa si può realizzare – l’ho appena stampato ad un’amica che si è sposata – anche la passatoia personalizzata con i nomi degli sposi, per accompagnare il cammino della sposa verso l’altare e fare da cornice speciale alle foto. Un’altra idea è quella di prevedere dei pacchettini di fazzoletti personalizzati, per gli invitati dalla lacrima facile, con una scritta tipo “per le vostre lacrime di gioia”.

Un altro particolare originale che aspetta sempre più spesso  gli invitati all’uscita della chiesa è rappresentato dai coni portariso: si tratta, come dice il nome, di coni di cartoncino in cui viene messo il riso da lanciare agli sposi. Alcuni consigli pratici: utilizzare sempre, per realizzare i coni, del cartoncino di grammatura non superiore a 125g, altrimenti sarà difficile da arrotolare; partire da dei quadrati di carta di formato 14×14 o 15x15cm, su cui stampare su un angolo, inclinati di 45°, i nomi degli sposi; fissare il quadrato, dopo averlo arrotolato, con del biadesivo o della buona colla. I coni riso possono essere poi completati applicando un fiocchetto di raso sul davanti, del solito colore dominante, oppure possono essere realizzati direttamente in cartoncino colorato (con i nomi, in questo caso, in bianco). I coni vanno riempiti in anticipo e posizionati in delle ceste decorate, in modo da poter poi esser distribuiti tra gli invitati (compito che spetta di solito ad una delle damigelle).
Un’altra idea è quella di mescolare il riso a dei coriandoli di carta (se avete pazienza, potete ritagliare dei cuoricini di carta colorata utilizzando dei perforatori a cuore, reperibili facilmente su internet) oppure colorare direttamente il riso. Si tratta di una procedura un po’ macchinosa ma divertente, e dal sicuro risultato: si prende del riso basmati a chicchi gialli (importante che questa sia la tipologia di riso, altrimenti dopo l’asciugatura si sgretolerà o macchierà i vestiti degli sposi) e della carta crêpe del colore scelto. Si immerge in una baccinella di acqua il riso, si strizza la carta nell’acqua, tenendola stretta nel pugno in modo che rilasci il colore ma non i pezzettini di carta sciolta, fino ad ottenere l’acqua della tonalità desiderata, e si lascia in ammollo il riso, mescolandolo di tanto in tanto, finchè non si colora a dovere (considerate sempre che, con l’asciugatura, si schiarirà un po’, pertanto è meglio raggiungere una tonalità più scura), si scola e si stende uniformemente ad asciugare su dei canovacci, al sole (d’estate) o davanti al termosifone (d’inverno). Il tempo di asciugatura è di circa un giorno, e poi avrete il vostro riso colorato, pronto ad essere mescolato al riso bianco, ai coriandoli colorati oppure ad essere utilizzato da solo. Ovviamente, prima di mettervi all’opera, informatevi con il vostro parroco sulla possibilità di lanciare il riso fuori dalla chiesa.

Sul sagrato, mentre aspettano l’uscita degli sposi, gli invitati (e soprattutto le invitate) possono trovare un’altra sorpresa originale ad attenderle: le wedding bag. Altra idea anglosassone, che in alcuni casi può venir distribuita prima dell’ingresso in chiesa e contenere anche il libretto messa e il ventaglio, si tratta di una vera e propria borsetta, di carta o stoffa, che contiene alcuni oggetti che la sposa ritiene siano indispensabili per gli invitati: si va dal pacchettino di fazzoletti al fiocco per la macchina, dallo stick contro le zanzare per chi ha previsto un pranzo all’aperto al sacchettino con il riso da lanciare (ovviamente in alternativa ai coni). Spazio alla fantasia, dunque, ma senza strafare: l’eleganza deve essere sempre il leit motiv di tutto quanto, quindi anche nella decorazione esterna delle wedding bag non bisogna esagerare, preferendo ad esempio borsettine non stampate ma del colore dominante oppure borse in cartoncino con stampati (o su un adesivo) i nomi degli sposi. Sono ok anche semplici borse avorio con un fiocco del colore del matrimonio.

Nella wedding bag si possono inserire anche le mappe per arrivare al ristorante: si tratta di un’idea molto utile che si può distribuire anche senza prevedere le wedding bag, mettendole magari in un cestino e affidando il compito ad un’altra damigella, e che saranno particolarmente apprezzate dagli invitati alla guida che smaniano dalla voglia di azzannare gli antipasti.
Per realizzare le cartine, si può utilizzare un semplice cartoncino rigido (almeno 250 grammi di spessore), stampato su un lato o fronte retro, con l’immagine dell’itinerario (Google Maps in questo è un valido alleato) e i vari punti del percorso. Evitate di utilizzare, per le indicazioni stradali, un carattere poco leggibile ma che esteticamente vi piace molto (ad esempio un corsivo), perchè lo scopo delle cartine non è quello di essere belle (o quantomeno non solo), ma di portare a destinazione gli invitati..
Le cartine ristorante si possono anche inserire direttamente nella partecipazione, soprattutto nelle versioni pocket con tasca, ma bisogna mettere in conto che molti invitati quel giorno le dimenticheranno a casa, pertanto è meglio prevedere un’ulteriore distribuzione di cartine fuori dalla chiesa oppure scegliere di darle esclusivamente in questo momento.
Per facilitare agli invitati il compito – a volte improbo – di raggiungere la location, si può disseminare il percorso di cartelli personalizzati con i nomi degli sposi e frecce per indicare chiaramente il percorso. Vi consiglio di effettuare un sopralluogo dell’itinerario segnando tutti i punti critici in cui un cartello potrebbe essere d’aiuto, e mandare un testimone o un amico, il giorno prima della cerimonia, a posizionarli (ricordatevi poi di mandare qualcuno a toglierli, il giorno dopo!)

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“Mi sposo… e ora???” – Il libretto civile https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-libretto-civile/ https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-libretto-civile/#respond Mon, 07 Nov 2016 09:52:56 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=11329 Ciao a tutti! La scorsa settimana abbiamo analizzato in lungo e in largo il libretto messa. E per chi si sposa in comune? Nessun libretto? Non è detto 🙂 Ebbene sì, benchè non abbia una evidente ragione di esistere, ultimamente si sta facendo largo anche l’utilizzo di un libretto per le cerimonie civili, e certo...

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Ciao a tutti! La scorsa settimana abbiamo analizzato in lungo e in largo il libretto messa. E per chi si sposa in comune? Nessun libretto? Non è detto 🙂

Ebbene sì, benchè non abbia una evidente ragione di esistere, ultimamente si sta facendo largo anche l’utilizzo di un libretto per le cerimonie civili, e certo è un ottimo modo per ribadire, ancora una volta, l’originalità del proprio matrimonio. Ma cosa scrivere su un libretto relativo ad una cerimonia che prevede molti meno passaggi del rito religioso?


Innanzitutto, il tono sarà molto diverso, meno formale e “sacro” e più concentrato sugli sposi. La lunghezza del libretto – e del rito – dipendono proprio da voi: una cerimonia civile può durare 5 minuti – quanto basta all’ufficiale di Stato civile per leggervi i famigerati articoli del Codice e dichiararvi marito e moglie – a un’ora, se decidete di “farcire” la cerimonia con uno scambio di promesse scritto di vostro pugno e una serie di momenti musicali e letture di poesie da parte dei vostri parenti e amici. Ovviamente tutto ciò dev’essere possibile – molte sale comunali prevedono un ritmo di un matrimonio ogni mezz’ora, il che rende tutto simile ad una catena di montaggio matrimoniale – ma, se avete almeno una mezz’oretta per voi, cercate di personalizzare un momento che altrimenti potrebbe risultare assolutamente freddo, asettico e molto poco romantico.

Tutto diventa più facile se chi celebra il rito è un parente o un amico scelto da voi: secondo il DPR n. 396 del 3 novembre 2000, che riprende addirittura una vecchia norma del 1939, “le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate ai dipendenti a tempo indeterminato del Comune, previo superamento di apposito corso, o al presidente della Circoscrizione ovvero a un consigliere comunale che esercita le funzioni nei quartieri o nelle frazioni, o al segretario comunale. Per il ricevimento del giuramento di cui all’articolo 10 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, e per la celebrazione del matrimonio, le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate anche a uno o più consiglieri o assessori comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale”.
In questo caso, dunque, potrete mettervi d’accordo con chi celebra e riportare, se lo volete, le sue parole sul libretto civile. Altrimenti, spazio a poesie, foto degli sposi, citazioni sul matrimonio: più che altro un ricordo da portarsi via, che una vera guida alla cerimonia. Anche perchè le promesse, se scritte dagli sposi, non andranno pubblicate sul libretto ma lasciate alla sorpresa del momento.

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Un ricordo indelebile del matrimonio: il GUESTBOOK https://www.fragolalilla.it/un-ricordo-indelebile-del-matrimonio-il-guestbook/ https://www.fragolalilla.it/un-ricordo-indelebile-del-matrimonio-il-guestbook/#comments Thu, 25 Sep 2014 09:21:25 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=1 Ciao a tutti! Nuovo sito, nuovo blog, e nuovo appuntamento con degli approfondimenti che – spero con una certa regolarità! – pubblicherò per consigliarvi su questo o quell’aspetto del matrimonio, per suggerirvi idee originali per rendere il vostro giorno speciale ancora più unico o per segnalarvi eventi, curiosità e tutto quello che riguarda il mondo...

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Ciao a tutti!

Nuovo sito, nuovo blog, e nuovo appuntamento con degli approfondimenti che – spero con una certa regolarità! – pubblicherò per consigliarvi su questo o quell’aspetto del matrimonio, per suggerirvi idee originali per rendere il vostro giorno speciale ancora più unico o per segnalarvi eventi, curiosità e tutto quello che riguarda il mondo del wedding 🙂

Ho pensato a lungo a come inaugurare questa rubrica, e pensare alla fiera di Udine Sposa – a cui abbiamo partecipato anche quest’anno con il nostro lillosissimo e shabbyssimo stand – ha portato consiglio. Una delle novità che abbiamo infatti presentato in fiera – e che ha riscosso davvero un enorme successo – è stato il PANNELLO GUESTBOOK fatto ad albero tridimensionale: un pannello in forex con un albero a rilievo formato da tantissimi cuoricini, su cui ogni invitato può apporre la propria firma. I due uccellini colorati sul ramo, poi, possono essere riempiti con le firme dei due sposi.

Siccome questa idea è stata davvero apprezzata dai nostri visitatori (sono arrivati già i primi ordini!), ho pensato perciò di usare questo spazio per farvi una breve panoramica delle possibilità che ci sono – e che Fragola Lilla offre – in tema di guestbook. Si parte dal classico LIBRO FIRME: un album rilegato, da mettere vicino alla confettata o al tavolo delle bomboniere, in cui gli ospiti possono lasciare la propria dedica agli sposi. I nostri guestbook sono confezionati a mano, rivestiti in carta gelso o in carta decorata (bellissime le carte di Grafiche Tassotti) e rilegati a nastro. Si possono poi personalizzare sulla copertina con i nomi degli sposi, fiocchi, fiori etc. L’interno può essere lasciato bianco o personalizzato completamente con la tecnica dello scrapbooking digitale.

Oltre a questo, ci sono altre idee molto originali per declinare il tema guestbook: un pannello con la foto degli sposi scontornata, che verrà circondata dalle dediche degli invitati, oppure delle deliziose farfalle in cartoncino (si possono certamente fare anche in altre forme) legate a dei nastrini che verranno man mano appese ad un albero o un vaso di rami secchi e colorati:

Insomma, le idee per realizzare un guestbook originale e divertente sono tantissime! Se volete delle informazioni sulle possibilità e sui costi, mandateci una mail a info@fragolalilla.com 🙂

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