Wedding Suite Archivi | Fragola Lilla https://www.fragolalilla.it/category/wedding-suite/ Partecipazioni nozze veramente personalizzate Mon, 26 Sep 2022 13:16:34 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.2 https://www.fragolalilla.it/wp-content/uploads/2022/05/cropped-favicon-32x32.png Wedding Suite Archivi | Fragola Lilla https://www.fragolalilla.it/category/wedding-suite/ 32 32 Anche tu credi (sbagliando) che il libretto messa non serva a niente? https://www.fragolalilla.it/anche-tu-credi-sbagliando-libretto-messa-non-serva-niente/ https://www.fragolalilla.it/anche-tu-credi-sbagliando-libretto-messa-non-serva-niente/#comments Thu, 08 Nov 2018 08:36:41 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=14918 Come diciamo sempre alle coppie che incontriamo per la prima volta in appuntamento, di “elementi veramente indispensabili”, per quanto riguarda il matrimonio, ci sono solo gli sposi, il prete e i testimoni 🙂 Questo significa che, a ben guardare, per sposarsi non servono partecipazioni, segnaposti, tableau, coni portariso: bastano due persone che si amano, due...

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Come diciamo sempre alle coppie che incontriamo per la prima volta in appuntamento, di “elementi veramente indispensabili”, per quanto riguarda il matrimonio, ci sono solo gli sposi, il prete e i testimoni 🙂

Questo significa che, a ben guardare, per sposarsi non servono partecipazioni, segnaposti, tableau, coni portariso: bastano due persone che si amano, due testimoni e un celebrante. Tutto il resto, volendo estremizzare, è “superfluo”. Certo è che il 99% delle persone, tra cui chi legge questo blog, non vuole un matrimonio “super ristretto”: ci sono coppie che scrivono la lista degli invitati il giorno stesso della proposta di matrimonio, altre che hanno sempre sognato un ricevimento in un castello principesco, altre ancora che vogliono che tutto sia coordinato ed originale e che tutti i loro invitati si ricordino, negli anni a venire, l’estrema cura dei dettagli che hanno messo nell’organizzare il loro matrimonio. Tutte queste tipologie di sposi hanno in comune alcuni “elementi” fondamentali della wedding suite a cui pensare: come abbiamo ripetuto spesso, tutto parte dalle partecipazioni di nozze, che definiscono lo stile dell’evento, ma ugualmente importanti, per declinare questo stile, sono i segnaposti, i menù, il tableau, i coni portariso, le wedding bags, e, soprattutto, il LIBRETTO MESSA.

Se c’è un elemento della wedding suite che genera un po’ di confusione negli sposi, quando devono fare la lista delle cose di cui si devono occupare, è proprio il libretto messa, e questo soprattutto per tre ragioni:

1) Viene spesso percepito come qualcosa di “inutile”, tanto nessuno seguirà la cerimonia (secondo la convinzione degli sposi)

2) Il prete ha detto che “se ne occupa lui”

3) Il rito è civile, quindi non c’è nessun libretto da fare (anche questo secondo la convinzione degli sposi).

Vi spiego punto per punto perché sono tre motivi sbagliati per non fare il libretto messa:

1) Il libretto messa è tutto, fuorchè inutile, durante la cerimonia. Sì, il rito del matrimonio è sempre più o meno uguale; sì, tutti sanno che dopo il Vangelo viene l’Omelia del prete, e dopo ci sarà lo scambio delle promesse e degli anelli. Nella pratica, però, le cose non sono proprio così: ci sono 3 formule per lo scambio delle promesse che gli sposi possono scegliere, un’infinità di possibili letture per la Liturgia della Parola, moltissimi canti e musiche che si possono inserire  nel libretto in modo da far seguire agli invitati anche le parti cantate. Ogni matrimonio – anche se sembra uguale agli altri – è diversissimo e unico, e farlo seguire agli invitati sul libretto messa è una coccola in più che è bello fargli. Così sapranno anche esattamente a che punto della cerimonia sono 😉

2) Sempre più spesso, le coppie ci dicono “la stampa dei libretti non ci serve, ha detto il parroco che se ne occupa lui”. Sorvolando sul fatto che un prete non è un grafico nè un tipografo (scusatemi, ma è una frase che mi lascia sempre molto perplessa), e che alcuni preti chiedono un “contributo fisso” per la stampa del libretto (quindi si paga 2/3€ a copia per un libretto standard, solitamente fotocopiato in bianco e nero), c’è un motivo fondamentale per scegliere invece di occuparsi personalmente del libretto: un libretto messa stampato dal prete, per forza di cose, non sarà MAI coordinato con il resto della wedding suite. Non si potrà personalizzare, avrà al massimo i nomi degli sposi e la data in copertina, ma per il resto sarà giocoforza un libretto uguale alle altre decine di coppie che si sono sposate in quella chiesa. Non comunicherà affatto ai vostri invitati la cura dei dettagli, anzi: sarà probabilmente un elemento che stona con tutto il resto. Siete stati così attenti affinché la tonalità dei fiori degli allestimenti sia uguale al nastro che chiudeva le partecipazioni, non vorrete scivolare su questo? Anche perché il costo di stampa, per un libretto personalizzato e curato nei minimi dettagli, non si discosta di molto di quello chiesto dal prete.

3) Chi l’ha detto che un rito civile non può avere un libretto? Anzi, se il rito civile è curato nei minimi dettagli e personalizzato come dovrebbe, gli invitati non sapranno cosa aspettarsi, e quindi una traccia che li aiuti a seguire promesse, poesie, canzoni e tutto quello che avete scelto di inserire nella vostra celebrazione è sempre ben accetta, e sarà uno di quegli elementi “curatissimi” che i vostri invitati ricorderanno del vostro matrimonio, e che lo faranno spiccare tra tutte le altre cerimonie civili a cui parteciperanno (i matrimoni civili stanno superando quelli religiosi).

Ecco dunque 3 buone ragioni per scegliere di stampare il libretto messa, coordinarlo al resto della wedding suite e, soprattutto, farlo realizzare ad un professionista (noi possiamo certamente aiutarvi, ma potete scegliere anche di farvi seguire dalla vostra wedding planner, se ce l’avete, che avrà sicuramente il suo wedding graphic designer di fiducia): solo un professionista saprà consigliarvi al meglio sulla carta, sull’impaginazione, su quanti prevederne, su come personalizzarli. E avrete un libretto messa così bello, che i vostri invitati se lo porteranno via come ricordo (io lo faccio sempre!).

Daniela, ad esempio, ha scelto (giustamente!) di coordinare anche i libretti al resto della wedding suite, e anche il prete ne era contento 🙂

E voi, avete scelto come volete il libretto messa? O siete ancora alle prese con la ricerca della vostra partecipazione personalizzata perfetta? In questo caso:

Richiedi una proposta della TUA partecipazione perfetta

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Qual è il PRIMO elemento del coordinato grafico che bisogna scegliere? https://www.fragolalilla.it/qual-primo-elemento-del-coordinato-grafico-bisogna-scegliere/ https://www.fragolalilla.it/qual-primo-elemento-del-coordinato-grafico-bisogna-scegliere/#respond Mon, 05 Nov 2018 07:22:33 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=14908 Oggi è lunedì, e come ogni lunedì, programmiamo gli appuntamenti della settimana con gli sposi 2019 che vogliono trovare il loro coordinato personalizzato perfetto. Gli appuntamenti che facciamo quotidianamente con le coppie sono al tempo stesso tutti diversi – ogni coppia ha le sue idee, e soprattutto il SUO stile per il matrimonio, che sta...

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Oggi è lunedì, e come ogni lunedì, programmiamo gli appuntamenti della settimana con gli sposi 2019 che vogliono trovare il loro coordinato personalizzato perfetto.

Gli appuntamenti che facciamo quotidianamente con le coppie sono al tempo stesso tutti diversi – ogni coppia ha le sue idee, e soprattutto il SUO stile per il matrimonio, che sta a noi declinare nel modo migliore – e tutti uguali, perchè ci sono alcune frasi, alcuni comportamenti, alcune domande, che si ripetono ogni volta.

Una su tutte, appena entrati in laboratorio e seduti al tavolo: “Per il nostro matrimonio vogliamo questo tema [mare, sport, natura, etc.] per il tableau!”.

E` un bene per tutti che gli sposi abbiano le idee così chiare su quello che vogliono, e abbiano già pensato ad un tema e a dei nomi per i tavoli.

Quello che tutti sbagliano, però, è che IL TEMA DEL TABLEAU NON E` LA PRIMA COSA CHE DEVONO SCEGLIERE.

Qual è il primissimo elemento della wedding suite che va pensato, scelto, ponderato con attenzione?

Il primo che viene stampato. Il primo che viene pensato, consegnato, e che, come troverete scritto ovunque, è “il biglietto da visita del matrimonio”: le PARTECIPAZIONI.

Le partecipazioni di nozze determinano lo stile scelto per il matrimonio: comunicano agli invitati come sarà l’evento, dove si svolgerà, se avrà un tono rustico o molto elegante, se gli invitati dovranno vestirsi in un certo modo o potranno essere meno ingessati, se ci sarà un colore dominante da seguire, se dovranno aspettarsi un evento formale o informale, e sì, anche quanto si sentiranno di mettere nella busta o nella lista nozze (e questo scommetto che non ve lo dice nessuno!).

Possibile che in quel singolo cartoncino ci siano tutte queste informazioni? E` proprio così, motivo per cui quel “pezzo di carta” non va assolutamente sottovalutato. Scommetto che nessuno di voi aveva mai pensato al fatto che un invitato, ricevendo una partecipazione molto elaborata ed elegante, su cartoncino pregiato, con un ricevimento in quella che tutti sanno essere una villa barocca molto elegante e ben frequentata, si mette in un uno “state of mind” tale che si aspetta un certo tipo di matrimonio, e quindi si comporta (economicamente) di conseguenza. Non sarà bello, non sarà “romantico”, ma è la realtà dei fatti.

Le partecipazioni comunicano tutto questo e scatenano tutta un serie di considerazioni, commenti e comportamenti da parte degli invitati: un sacco di volte in appuntamento le coppie ci hanno detto “non voglio una partecipazione come quella che ho ricevuto da X e Y, era assolutamente anonima e non mi diceva niente sul loro matrimonio e su cosa ci saremmo dovuti aspettare da quel giorno”.

Per questo motivo, le partecipazioni sono la primissima cosa a cui pensare per personalizzare il proprio matrimonio: come ripeto spesso, non esiste la partecipazione inutile, ma solamente la partecipazione sbagliata, perché comunica male agli invitati e non dice nulla degli sposi.

Alle partecipazioni e allo stile scelto, poi, si coordina tutto il resto: menù, segnaposti, libretti messa, coni portariso, bomboniere, wedding bags, ventagli, allestimenti vari, e sì, anche il tableau (anche se spesso il tema che dà il nome ai tavoli, e a volte anche la grafica al tableau, è una “gentile concessione” che la sposa fa allo sposo in termini di scelta, e nel quale lui – giustamente – si sbizzarrisce).

E` sempre bene perciò che anche il tableau riprenda lo stile delle partecipazioni e del resto del coordinato, ma se succede che lo sposo voglia a tutti i costi un tableau a tema calcio, con il campo e le divise della sua squadra del cuore riprodotte fedelmente, pur avendo scelto delle partecipazioni e un coordinato molto più semplice ed elegante, non è un dramma, l’importante è che si coordini comunque in qualche modo con il resto 🙂

Per tutti questi motivi, quando gli sposi arrivano in appuntamento ed esordiscono con “Vogliamo questo tema per il tableau”, la nostra risposta è sempre, immancabilmente: “Di questo ne parliamo con calma più tardi; vediamo ora come trovare la partecipazione perfetta per voi!” 🙂

Perché come dice Irene in questa recensione che ci ha lasciato, “le partecipazioni sono l’inizio di tutto”:

E voi? avete già un’idea per il tableau ma non per le partecipazioni, e avete bisogno di una mano per partire dall’elemento giusto? Raccontatecelo qui:

Richiedi una proposta della TUA partecipazione perfetta

 

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“Mi sposo… e ora???” – Segnaposto e Segnatavolo https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-segnaposto-segnatavolo/ https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-segnaposto-segnatavolo/#respond Wed, 30 Nov 2016 12:31:23 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=11873 Ciao a tutti! Il tableau e l’assegnazione dei posti portano con sé la creazione di segnaposto e, soprattutto, segnatavolo che richiamino la tematica scelta e aiutino gli invitati ad identificare chiaramente il tavolo a cui sono stati assegnati. Il segnatavolo, oltre a riportare chiaramente il nome del tavolo, dovrà riprendere la grafica del tableau e,...

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Ciao a tutti!

Il tableau e l’assegnazione dei posti portano con sé la creazione di segnaposto e, soprattutto, segnatavolo che richiamino la tematica scelta e aiutino gli invitati ad identificare chiaramente il tavolo a cui sono stati assegnati.
Il segnatavolo, oltre a riportare chiaramente il nome del tavolo, dovrà riprendere la grafica del tableau e, preferibilmente, di tutto il matrimonio; verrà piazzato ben visibile al centro del tavolo (se i tavoli sono stretti e lunghi si può mettere all’inizio dal lato di ingresso nella sala, oppure prevederne uno all’inizio e uno alla fine del tavolo, anche se così si rischia di creare una “foresta” confusionaria di segnatavoli) e potrà essere un semplice cartoncino in formato A6 fissato al centrotavola o a una molletta portafotografie, oppure avere una struttura autoportante, a cavalletto. Se abbiamo realizzato un tableau mariage tridimensionale, possiamo riprendere questa caratteristica anche nei segnatavoli (quindi, se il tema sono le farfalle, una farfalla tridimensionale del colore del tavolo può essere fissata al segnatavolo).


I segnaposti individuali vanno previsti solo nel caso in cui abbiate scelto di assegnare anche i singoli posti: in questo caso largo alla sobrietà, con una grafica che richiami sì quella del segnatavolo e del tableau ma con il nome ben chiaro e niente fronzoli, che andrebbero a oscurarlo vista la ridotta dimensione del segnaposto. Anche in questo caso, i segnaposto potranno essere a cavalletto, autoportanti, oppure dei semplici biglietti da visita, appoggiati al tovagliolo. Un’idea molto carina che si sta facendo avanti, sull’onda del tema delle farfalle (che sembra essere il tema principe degli ultimi due anni), è quella di realizzare, come segnaposto, delle farfalle di cartoncino, con al centro il nome dell’invitato, da fissare al bordo dei bicchieri.


Sia per il tableau che per i segnaposto, un altro problema che si pone è: come indicare gli invitati? Con nome e cognome, nome di battesimo, soprannome? In questo caso io consiglio sempre di farsi guidare da un unico principio: gli invitati devono trovare chiaramente il loro nome sul tableau e tra i segnaposto. Quindi, se la zia Maria Addolorata è da tutti chiamata Zia Dory, scrivete pure sul tableau Zia Dory, e se la vostra migliore amica è conosciuta da tutti in compagnia come Francy, scegliete pure di utilizzare questo nomignolo anche nel tableau. Ovviamente non bisogna cadere nel cattivo gusto, quindi meglio lasciar perdere, benchè riconosciuti da tutti, soprannomi come “Brufoloso” e cose del genere 🙂
Se avete poi persone con lo stesso nome di battesimo, onde evitare di riempire il tableau con file interminabili di cognomi prevedete solamente l’iniziale puntata del cognome, basterà a chiarire all’invitato dove sedersi.

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“Mi sposo… e ora???” – Il tableau de mariage https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-tableau-de-mariage/ https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-tableau-de-mariage/#respond Tue, 22 Nov 2016 09:35:05 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=11845 Ciao a tutti! Abbiamo parlato, nelle scorse settimane, di tutto quanto riguarda le partecipazioni, i libretti messa, i coni riso… benchè teoricamente il momento del ricevimento sia secondario, quanto a importanza, rispetto all’importantissimo momento della cerimonia, spesso l’organizzazione del pranzo porta via ben più energie e ore di preparazione: ci sono moltissime cose a cui...

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Ciao a tutti! Abbiamo parlato, nelle scorse settimane, di tutto quanto riguarda le partecipazioni, i libretti messa, i coni riso… benchè teoricamente il momento del ricevimento sia secondario, quanto a importanza, rispetto all’importantissimo momento della cerimonia, spesso l’organizzazione del pranzo porta via ben più energie e ore di preparazione: ci sono moltissime cose a cui pensare, moltissimi dettagli da organizzare, e moltissime idee originali su cui puntare per realizzare una festa unica che venga veramente ricordata dagli invitati.
Dall’arrivo alla location (avvenuto senza intoppi grazie alle cartine distribuite fuori dalla chiesa e ai cartelli stradali) fino al taglio della torta (e oltre…), ci sono moltissimi modi per personalizzare il proprio matrimonio, ma la parola d’ordine deve essere una sola: tutto deve essere COORDINATO, unito nel tema e soprattutto nel colore dominante. Se, come abbiamo detto, le partecipazioni vengono consegnate un paio di mesi prima e pertanto (visto che nessuno le porterà con sé il giorno della cerimonia) possono anche utilizzare un colore o un carattere diverso (mentre, come abbiamo visto, è importante che lo stile non sia troppo diverso da quello del ricevimento), tutto ciò che gli invitati si troveranno di fronte nella location dovrà seguire armonicamente un unico stile e, soprattutto, un unico colore, quello scelto come dominante per il matrimonio.

IL TABLEAU DE MARIAGE
Croce e delizia di tutte le coppie di sposi, l’assegnazione dei posti a tavola è, a parer mio, la prova più ardua che vi troverete ad affrontare nell’organizzazione del vostro matrimonio. In quello che sembra un compito da ragazzi (un tavolo per i parenti dello sposo, uno per i parenti della sposa, un paio per gli amici….) ci si ritrova sempre, e dico SEMPRE, ad affrontare una marea di imprevisti che vanno affrontati con tranquillità e praticità.
Innanzitutto, molto dipende dalla tipologia di allestimento che il vostro ristorante o location vi offre: se (spesso per ragioni di ridotta capienza della sala) ci si trova di fronte la soluzione dei tavoli a ferro di cavallo, con gli sposi al centro (soluzione molto comune dalle mie parti, ma a parer mio un po’ demodé), i problemi sono oggettivamente meno: basta assegnare i singoli posti a partire dagli sposi al centro, normalmente in ordine di importanza, e lasciare che quel giorno, se qualcuno manca, le persone decidano di scalare o di riempire i buchi autonomamente. Il ferro di cavallo evita anche di assegnare i nomi ai tavoli, e vien dunque meno la ragion d’essere del tableau (anche se alcune spose lo vogliono lo stesso a tutti i costi, e allora la soluzione può essere quella di dividere “virtualmente” il ferro di cavallo in sezioni, ad ognuna delle quali viene assegnato un nome).
Ma che cos’è, il tableau de mariage? Si tratta di un pannello con la disposizione dei tavoli che viene messo all’ingresso della sala in modo che gli invitati, dopo essersi adeguatamente rimpinzati al buffet degli antipasti mentre gli sposi fanno il servizio fotografico di rito, sappiano a quale posto devono sedersi, senza girare per ore come anime perse nella sala cercando di capire qual è la loro sedia.


Il tableau, che normalmente viene appoggiato su un cavalletto di legno, può scatenare tutte le fantasie degli sposi, soprattutto per quanto riguarda il tema dei nomi dei tavoli. Ne abbiamo già parlato all’inizio, pertanto mi limito a ricordare di seguire la propria personalità e di non strafare. Il tableau può essere un semplice pannello stampato con i nomi degli invitati scritti su cartoncini, oppure prevedere complesse architetture tridimensionali che richiamino il tema scelto (un’amica, il cui tema erano le farfalle, ha creato con le sue mani un tableau con tanto di prato finto e fiori su cui le farfalle di diverso colore andavano a posarsi). L’importante è non dimenticare che il tableau è un cartello INFORMATIVO, e pertanto gli invitati, pur apprezzando il lavoro di decoro fatto, devono poter leggere chiaramente a quale tavolo sono stati assegnati.
Come abbiamo detto, i temi sono moltissimi, e nel mio lavoro mi è capitato di vedere praticamente di tutto: dal gettonatissimo viaggio di nozze, ai fiori, ai nomi degli animali domestici posseduti dagli sposi durante la loro vita (!!!), fino ad arrivare ad una bellissima riproduzione orizzontale di un tabellone da Monopoli, personalizzato con le foto ed i luoghi cari agli sposi.

Ma veniamo alle questioni più spinose: come distribuire gli invitati a tavola? E come far fronte agli imprevisti?
Innanzitutto preparatevi: ci sarà da penare. Innanzitutto perché vi ritroverete immancabilmente a fronteggiare una schiera di ex-fidanzati, ex-amici, ex-qualsiasi cosa, che dovrete sistemare ben lontani gli uni dagli altri onde evitare lo scoppio della Terza Guerra Mondiale proprio il giorno del vostro matrimonio (io in questo ho battuto tutti, visto che la mia testimone era la ex del testimone di mio marito). Poi perché avrete compagnie di 11 persone inseparabili, ma la location vi metterà a disposizione solo tavoli da 10 persone. Poi perché, dopo aver cominciato scientificamente a dividere tutti per “tipologia” (parenti della sposa, parenti dello sposo etc…) vi avanzerà sicuramente un prozio o un quarto cugino che dovrete scegliere se piazzare nel tavolo dei bambini o in quello delle coppie sposate con figli.
E poi, naturalmente, ci sono gli invitati, che sono il problema più grosso di tutti. MAI, dopo esservi sposati, parteciperete più ad un matrimonio senza dare conferma almeno due mesi prima, perché saprete cosa vuol dire tampinare gli invitati per capire se vengono, non vengono o devono ancora decidere. Le persone infatti sembrano dividersi in due categorie: quelle che danno per scontato che vengono, e quelle che danno per scontato che non vengono. Ma nessuna delle due pare pensare che FORSE sarebbe il caso di comunicarlo anche agli sposi con un certo anticipo. Ecco così che vi troverete probabilmente, nelle due settimane prima del matrimonio, attaccati al telefono ad elemosinare conferme o smentite, e a scrivere e riscrivere continuamente l’assegnazione dei posti. Poi ci saranno le defezioni dell’ultimo minuto – immancabili e direttamente proporzionali al numero degli invitati – e – squillino le trombe – gli imbucati! Ebbene sì, qualcuno che spudoratamente si imbuca al matrimonio o – come è successo alla sottoscritta – qualcuno che non doveva venire ma invece si presenta. In quel caso niente panico, il suo nome non sarà sul tableau ma il ristorante o il catering sono preparatissimi a gestire problemi come questo.
Per tutte queste ragioni, visto che la divisione degli invitati ai vari tavoli è già così stressante e complicata – a un certo punto il mio futuro marito ha addirittura proposto di buttare tutti i nomi in un’urna ed estrarre a caso – vi SCONSIGLIO caldamente di assegnare anche i singoli posti all’interno dei tavoli: lasciate che gli invitati di ogni tavolo si distribuiscano come vogliono, perché magari voi pensate che Pinca e Pallina vogliano stare sedute vicine, ma magari la sera prima del vostro matrimonio litigano come matte oppure una delle due vuole stare vicino alla finestra o chissà cos’altro.
Altro punto da chiarire: cosa fare con i bambini? Metterli con i genitori o prevedere un tavolo a parte? Dipende soprattutto dal numero e dall’età dei bambini in questione. Se sono solo un paio e sono molto piccoli, vanno messi con i genitori, altrimenti il tavolo bimbi è una scelta che consiglio assolutamente, magari abbinata ad un’animatrice – baby sitter che possa seguirli nel pasto, in modo che loro non si annoino e i genitori possano divertirsi. Ovviamente, i bambini sotto i due anni di età vanno lasciati al tavolo dei genitori; non verrà apparecchiato un posto per loro, ma va previsto un posto passeggino da segnalare al ristorante o catering.
Sia che scegliamo di sistemarli con i genitori che di metterli in un tavolo a parte, un’idea carina è far trovare ai bambini un kit bimbi ad aspettarli: si tratta di una borsetta colorata riempita di oggetti che faranno la loro felicità e li terranno occupati durante la giornata, soprattutto se non c’è la baby sitter. Possiamo metterci dentro caramelle, minipelouches, giocattolini e librettini da leggere, e prevedere anche una sorta di “libro da colorare” personalizzato, con il nome del bimbo in copertina, pieno di disegni da completare, facili quiz enigmistici da risolvere e così via.

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“Mi sposo… e ora???” – Ventagli e altre cosine divertenti :-) https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-ventagli-cosine-divertenti/ https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-ventagli-cosine-divertenti/#respond Mon, 14 Nov 2016 08:39:25 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=11628 Ciao a tutte! Nelle scorse settimane abbiamo deciso lo stile, il colore dominante, le partecipazioni (in tutti i loro aspetti, dal formato al testo), abbiamo preparato anche il libretto messa (o civile)… è il momento di concentrarci su alcuni elementi sicuramente non necessari ma molto utili per rendere il vostro matrimonio davvero originale, uno su...

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Ciao a tutte! Nelle scorse settimane abbiamo deciso lo stile, il colore dominante, le partecipazioni (in tutti i loro aspetti, dal formato al testo), abbiamo preparato anche il libretto messa (o civile)… è il momento di concentrarci su alcuni elementi sicuramente non necessari ma molto utili per rendere il vostro matrimonio davvero originale, uno su tutti: i VENTAGLI!

Sì, avete capito bene: un’idea decisamente originale, se vi sposate in estate e temete che i vostri invitati possano soffrire troppo il caldo, è far trovare sui banchi della chiesa, vicino o sopra il libretto messa, un bel ventaglio pronto per essere sventolato. In questo modo eviterete di accompagnare la cerimonia con il fastidioso rumore delle pagine del libretto messa che scricchiolano mentre gli invitati le usano per farsi aria (mandando così a farsi benedire anche la funzione principale del libretto e tutta la cura che avete messo, dopo aver letto gli articoli precedenti, nel confezionarlo).
Il ventaglio può essere realizzato in cartoncino, magari perlato o nello stesso utilizzato nelle partecipazioni e in tutti gli altri stampati del matrimonio, e strutturato a petali (con stampati sopra i nomi degli sposi e la data del matrimonio e, se presente, il simbolo grafico), tenuti insieme da un nastro di raso o organza del colore dominante. Si può anche prevedere un “unico petalo”, più grande, con un buchino e un nastrino sotto, oppure il cosiddetto “ventaglio a paletta”,  con sotto un bastoncino largo  di sostegno (si possono utilizzare gli abbassalingua di legno dei dentisti, facilmente reperibili anche online).


In chiesa si può realizzare – l’ho appena stampato ad un’amica che si è sposata – anche la passatoia personalizzata con i nomi degli sposi, per accompagnare il cammino della sposa verso l’altare e fare da cornice speciale alle foto. Un’altra idea è quella di prevedere dei pacchettini di fazzoletti personalizzati, per gli invitati dalla lacrima facile, con una scritta tipo “per le vostre lacrime di gioia”.

Un altro particolare originale che aspetta sempre più spesso  gli invitati all’uscita della chiesa è rappresentato dai coni portariso: si tratta, come dice il nome, di coni di cartoncino in cui viene messo il riso da lanciare agli sposi. Alcuni consigli pratici: utilizzare sempre, per realizzare i coni, del cartoncino di grammatura non superiore a 125g, altrimenti sarà difficile da arrotolare; partire da dei quadrati di carta di formato 14×14 o 15x15cm, su cui stampare su un angolo, inclinati di 45°, i nomi degli sposi; fissare il quadrato, dopo averlo arrotolato, con del biadesivo o della buona colla. I coni riso possono essere poi completati applicando un fiocchetto di raso sul davanti, del solito colore dominante, oppure possono essere realizzati direttamente in cartoncino colorato (con i nomi, in questo caso, in bianco). I coni vanno riempiti in anticipo e posizionati in delle ceste decorate, in modo da poter poi esser distribuiti tra gli invitati (compito che spetta di solito ad una delle damigelle).
Un’altra idea è quella di mescolare il riso a dei coriandoli di carta (se avete pazienza, potete ritagliare dei cuoricini di carta colorata utilizzando dei perforatori a cuore, reperibili facilmente su internet) oppure colorare direttamente il riso. Si tratta di una procedura un po’ macchinosa ma divertente, e dal sicuro risultato: si prende del riso basmati a chicchi gialli (importante che questa sia la tipologia di riso, altrimenti dopo l’asciugatura si sgretolerà o macchierà i vestiti degli sposi) e della carta crêpe del colore scelto. Si immerge in una baccinella di acqua il riso, si strizza la carta nell’acqua, tenendola stretta nel pugno in modo che rilasci il colore ma non i pezzettini di carta sciolta, fino ad ottenere l’acqua della tonalità desiderata, e si lascia in ammollo il riso, mescolandolo di tanto in tanto, finchè non si colora a dovere (considerate sempre che, con l’asciugatura, si schiarirà un po’, pertanto è meglio raggiungere una tonalità più scura), si scola e si stende uniformemente ad asciugare su dei canovacci, al sole (d’estate) o davanti al termosifone (d’inverno). Il tempo di asciugatura è di circa un giorno, e poi avrete il vostro riso colorato, pronto ad essere mescolato al riso bianco, ai coriandoli colorati oppure ad essere utilizzato da solo. Ovviamente, prima di mettervi all’opera, informatevi con il vostro parroco sulla possibilità di lanciare il riso fuori dalla chiesa.

Sul sagrato, mentre aspettano l’uscita degli sposi, gli invitati (e soprattutto le invitate) possono trovare un’altra sorpresa originale ad attenderle: le wedding bag. Altra idea anglosassone, che in alcuni casi può venir distribuita prima dell’ingresso in chiesa e contenere anche il libretto messa e il ventaglio, si tratta di una vera e propria borsetta, di carta o stoffa, che contiene alcuni oggetti che la sposa ritiene siano indispensabili per gli invitati: si va dal pacchettino di fazzoletti al fiocco per la macchina, dallo stick contro le zanzare per chi ha previsto un pranzo all’aperto al sacchettino con il riso da lanciare (ovviamente in alternativa ai coni). Spazio alla fantasia, dunque, ma senza strafare: l’eleganza deve essere sempre il leit motiv di tutto quanto, quindi anche nella decorazione esterna delle wedding bag non bisogna esagerare, preferendo ad esempio borsettine non stampate ma del colore dominante oppure borse in cartoncino con stampati (o su un adesivo) i nomi degli sposi. Sono ok anche semplici borse avorio con un fiocco del colore del matrimonio.

Nella wedding bag si possono inserire anche le mappe per arrivare al ristorante: si tratta di un’idea molto utile che si può distribuire anche senza prevedere le wedding bag, mettendole magari in un cestino e affidando il compito ad un’altra damigella, e che saranno particolarmente apprezzate dagli invitati alla guida che smaniano dalla voglia di azzannare gli antipasti.
Per realizzare le cartine, si può utilizzare un semplice cartoncino rigido (almeno 250 grammi di spessore), stampato su un lato o fronte retro, con l’immagine dell’itinerario (Google Maps in questo è un valido alleato) e i vari punti del percorso. Evitate di utilizzare, per le indicazioni stradali, un carattere poco leggibile ma che esteticamente vi piace molto (ad esempio un corsivo), perchè lo scopo delle cartine non è quello di essere belle (o quantomeno non solo), ma di portare a destinazione gli invitati..
Le cartine ristorante si possono anche inserire direttamente nella partecipazione, soprattutto nelle versioni pocket con tasca, ma bisogna mettere in conto che molti invitati quel giorno le dimenticheranno a casa, pertanto è meglio prevedere un’ulteriore distribuzione di cartine fuori dalla chiesa oppure scegliere di darle esclusivamente in questo momento.
Per facilitare agli invitati il compito – a volte improbo – di raggiungere la location, si può disseminare il percorso di cartelli personalizzati con i nomi degli sposi e frecce per indicare chiaramente il percorso. Vi consiglio di effettuare un sopralluogo dell’itinerario segnando tutti i punti critici in cui un cartello potrebbe essere d’aiuto, e mandare un testimone o un amico, il giorno prima della cerimonia, a posizionarli (ricordatevi poi di mandare qualcuno a toglierli, il giorno dopo!)

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“Mi sposo… e ora???” – Il libretto civile https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-libretto-civile/ https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-libretto-civile/#respond Mon, 07 Nov 2016 09:52:56 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=11329 Ciao a tutti! La scorsa settimana abbiamo analizzato in lungo e in largo il libretto messa. E per chi si sposa in comune? Nessun libretto? Non è detto 🙂 Ebbene sì, benchè non abbia una evidente ragione di esistere, ultimamente si sta facendo largo anche l’utilizzo di un libretto per le cerimonie civili, e certo...

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Ciao a tutti! La scorsa settimana abbiamo analizzato in lungo e in largo il libretto messa. E per chi si sposa in comune? Nessun libretto? Non è detto 🙂

Ebbene sì, benchè non abbia una evidente ragione di esistere, ultimamente si sta facendo largo anche l’utilizzo di un libretto per le cerimonie civili, e certo è un ottimo modo per ribadire, ancora una volta, l’originalità del proprio matrimonio. Ma cosa scrivere su un libretto relativo ad una cerimonia che prevede molti meno passaggi del rito religioso?


Innanzitutto, il tono sarà molto diverso, meno formale e “sacro” e più concentrato sugli sposi. La lunghezza del libretto – e del rito – dipendono proprio da voi: una cerimonia civile può durare 5 minuti – quanto basta all’ufficiale di Stato civile per leggervi i famigerati articoli del Codice e dichiararvi marito e moglie – a un’ora, se decidete di “farcire” la cerimonia con uno scambio di promesse scritto di vostro pugno e una serie di momenti musicali e letture di poesie da parte dei vostri parenti e amici. Ovviamente tutto ciò dev’essere possibile – molte sale comunali prevedono un ritmo di un matrimonio ogni mezz’ora, il che rende tutto simile ad una catena di montaggio matrimoniale – ma, se avete almeno una mezz’oretta per voi, cercate di personalizzare un momento che altrimenti potrebbe risultare assolutamente freddo, asettico e molto poco romantico.

Tutto diventa più facile se chi celebra il rito è un parente o un amico scelto da voi: secondo il DPR n. 396 del 3 novembre 2000, che riprende addirittura una vecchia norma del 1939, “le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate ai dipendenti a tempo indeterminato del Comune, previo superamento di apposito corso, o al presidente della Circoscrizione ovvero a un consigliere comunale che esercita le funzioni nei quartieri o nelle frazioni, o al segretario comunale. Per il ricevimento del giuramento di cui all’articolo 10 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, e per la celebrazione del matrimonio, le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate anche a uno o più consiglieri o assessori comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale”.
In questo caso, dunque, potrete mettervi d’accordo con chi celebra e riportare, se lo volete, le sue parole sul libretto civile. Altrimenti, spazio a poesie, foto degli sposi, citazioni sul matrimonio: più che altro un ricordo da portarsi via, che una vera guida alla cerimonia. Anche perchè le promesse, se scritte dagli sposi, non andranno pubblicate sul libretto ma lasciate alla sorpresa del momento.

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“Mi sposo… e ora???” – Il libretto messa https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-libretto-messa/ https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-libretto-messa/#respond Mon, 31 Oct 2016 10:50:44 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=11167 Ciao a tutti! Dopo aver parlato delle partecipazioni in tutti i loro aspetti, è arrivato il momento di parlare di tutto ciò che di cartaceo – e non – c’è nella cerimonia, cominciando dal LIBRETTO MESSA. Sono passati mesi dalla scelta della data e settimane dalla consegna delle partecipazioni; molti compiti sono stati assolti, il...

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Ciao a tutti! Dopo aver parlato delle partecipazioni in tutti i loro aspetti, è arrivato il momento di parlare di tutto ciò che di cartaceo – e non – c’è nella cerimonia, cominciando dal LIBRETTO MESSA.

Sono passati mesi dalla scelta della data e settimane dalla consegna delle partecipazioni; molti compiti sono stati assolti, il vestito è stato scelto, l’acconciatura e il trucco sono stati provati, ci si è accordati con la fioraia e si sono ritirate le bomboniere. Tutto è pronto, dunque, per il “fatidico sì”. Vediamo perciò quali sono le creazioni matrimoniali originali che possono accompagnare il vostro “Sì” in chiesa, proseguendo nella cura dei dettagli e nell’originalità che avete scelto di mettere nell’organizzazione del vostro matrimonio. La prima di queste creazioni, e la più necessaria, è il libretto messa.
Benchè nulla obblighi gli sposi, in caso di celebrazione in chiesa, a realizzare un libretto per aiutare gli invitati a seguire la cerimonia, è ormai consuetudine – spesso per volontà stessa del celebrante – farlo, perciò tanto vale farlo bene.
Innanzitutto, di cosa si tratta? Il libretto messa è un libriccino, messo sui banchi della chiesa, che riporta del tutto o in parte la celebrazione e le letture scelte dagli sposi. Agli sposi, infatti, spetta il compito di scegliere, e poi far approvare al celebrante, la prima (ed eventualmente la seconda) lettura, il salmo responsoriale, il Vangelo e la Preghiera dei Fedeli.
Spesso tali letture vengono scelte sulla base dei consigli del celebrante (ben pochi di noi, purtroppo, possono vantare una conoscenza della Bibbia tale da scegliere facilmente letture consone all’occasione), e pertanto è facile sentire, ai matrimoni, gli stessi passi (il Cantico dei Cantici, ad esempio). Anche nella scelta delle letture, perciò (sempre che il celebrante, che in questo caso è il “padrone di casa”, sia d’accordo) si può puntare su una certa originalità, e anche in questo internet può esserci d’aiuto. Questi alcuni siti consigliati con parecchie letture adatte all’occasione:

http://www.lemienozze.it/organizzazione-matrimonio/libretto-letture-matrimonio.php
http://www.parrocchiacarpenedo.it/fidanzati/documenti/letture.htm

Non dimenticatevi poi che, dal 1 gennaio 2005, il rito è cambiato e non prevede più il classicissimo “Io PRENDO te”, sostituito dal più politically correct “Io ACCOLGO te” (ma se vi confondete – come è successo a mio marito – non succede nulla).

Bene, sbrigata la parte “burocratica” relativa al Libretto Messa, passiamo ora alla sua “confezione”, ossia alle scelte grafiche e stilistiche che lo riguardano. Innanzitutto un aspetto pratico: quanti libretti messa prevedere? La regola generale vuole che si prevedano due libretti per banco o uno ogni due persone, ma molto dipende anche dalla grandezza della chiesa. Se avete scelto una chiesa piccola, potete anche mettere un libretto su ogni posto, mentre se, al contrario, vi sposate in un’enorme cattedrale, inutile tappezzare anche i banchi in fondo, che molto probabilmente – anche se avete molti invitati – rimarranno vuoti oppure verranno occupati dai “curiosi” che sono venuti a vedervi solo in chiesa o che – addirittura – si sono “imbucati” e non vi conoscono nemmeno. In ogni caso, anche l’occhio vuole la sua parte: prevedete un sopralluogo alcune settimane prima della cerimonia per rendervi ben conto di quanti libretti messa stampare per garantire una “copertura” adeguata di abbastanza banchi.
Per quanto riguarda il libretto in sé, le scelte stilistiche riguardano la copertina, la rilegatura e l’interno. Innanzitutto, si può prevedere – oltre alla rilegatura a punto metallico o cucita che è sempre consigliata in quanto evita antipatici scivolamenti di pagine e invitati chini sotto i banchi durante la cerimonia a raccoglierle – l’aggiunta di un nastro, in raso o organza, che abbia una funzione puramente estetica e conferisca al libretto un tono molto romantico. Il colore del nastro – ça va sans dire – dovrà essere quello dominante del matrimonio, che si accorderà, naturalmente, con le decorazioni floreali scelte per la chiesa. La carta dovrà avere un buon corpo – meglio non scendere sotto i 120-150 grammi per evitare l’effetto “carta da fotocopie” – e un colore sobrio – bianco, avorio o crema. Al bando dunque la carta colorata, saranno i dettagli – il nastro ma anche la grafica di copertina e il colore dei titoletti all’interno –  a richiamare il colore del matrimonio. Non dobbiamo dimenticarci che siamo in chiesa, e pertanto bisogna mantenere un certo tono e un certo stile; per questo motivo mi sento di sconsigliare alle spose di spingersi troppo oltre con l’originalità, decorando la copertina del libretto con personaggi dei fumetti o qualsiasi cosa non sia in tono con il resto dell’allestimento.

Per quanto riguarda la copertina le scelte possono essere molteplici:
1) copertina minimalista, che riprenda solo i nomi degli sposi, possibilmente nello stesso carattere usato nelle partecipazioni e poi nei menù etc, assieme alla data del matrimonio, alla chiesa in cui si celebra ed eventualmente alla dicitura “Celebrazione del Sacro Rito del Matrimonio”;
2) copertina grafica, che riprenda invece il “simbolo” degli sposi (se ce n’è uno) e dunque le iniziali intrecciate o qualsiasi altro disegno sia stato scelto;
3) copertina “religiosa”, con l’immagine della chiesa in cui si svolge la cerimonia, magari stilizzata e virata verso il colore dominante;
4) copertina “illustrata”, sempre mantenendo i limiti del buon gusto, quindi immagini di bouquet di fiori, fedi intrecciate, sposi etc.
All’interno, per quanto riguarda il rito gli sposi possono scegliere se riportare tutta la cerimonia (scelta spesso sconsigliabile, se non si vuole ritrovarsi con un libretto di 28 o 32 pagine che pesa nelle mani degli invitati) oppure solamente le parti salienti (normalmente si omette la parte dell’Eucarestia). Si possono evidenziare in neretto o col colore le parti più importanti (lo scambio delle promesse e degli anelli), e certamente si può utilizzare, per i titoletti, il carattere e il colore della copertina, per dare movimento al testo.
Accanto a tutto ciò, gli sposi possono personalizzare ancor più il libretto messa inserendo una o più poesie in tema (ma senza strafare) e soprattutto mettere, generalmente alla fine, la lista delle musiche suonate durante la cerimonia e i ringraziamenti a tutti coloro che hanno partecipato alla loro gioia (la quarta di copertina è il posto ideale).

E se vi sposate in comune? Nessun problema, si può realizzare il libretto civile… ma ne parleremo la prossima settimana 😉

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“Mi sposo… e ora???” – Il colore dominante del matrimonio https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-colore-dominante-del-matrimonio/ https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-colore-dominante-del-matrimonio/#respond Mon, 03 Oct 2016 09:56:28 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=10976 Ciao a tutti! Dopo aver parlato del TEMA e dello STILE del matrimonio, parliamo oggi di un altro elemento importante: il COLORE DOMINANTE. Fino a qualche anno fa, nessun matrimonio o quasi aveva un colore dominante. Il colore delle nozze era il bianco (o avorio) e basta, al limite si poteva osare qualcosa di colorato...

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Ciao a tutti!

Dopo aver parlato del TEMA e dello STILE del matrimonio, parliamo oggi di un altro elemento importante: il COLORE DOMINANTE.

Fino a qualche anno fa, nessun matrimonio o quasi aveva un colore dominante. Il colore delle nozze era il bianco (o avorio) e basta, al limite si poteva osare qualcosa di colorato nelle decorazioni floreali, ma tutto finiva lì.
Adesso, invece, le possibilità sono talmente tante anche per quanto riguarda la scelta dell’abito e degli accessori, che la scelta del colore dominante è una delle prime cose da fare in assoluto. Il colore andrà annunciato prima di tutto nelle partecipazioni, dovrà essere assolutamente presente nelle decorazioni floreali, potrà essere ripreso in qualche particolare del vestito ma soprattutto tutto, nella location, dovrà essere in armonia con il colore scelto.
Come per lo stile e il tema, anche in questo caso sarebbe auspicabile che il colore scelto sia apprezzato da entrambi gli sposi. Le possibilità di scelta sono moltissime e spesso seguono i trend dettati dalle riviste specializzate e dalle sfilate di abiti da sposa.

Fonte: www.weddingsbylilly.com

Dopo alcuni anni all’insegna del bianco e del rosso – primo colore “alternativo” a fare il suo prepotente ingresso nell’industria matrimoniale – è stato il turno del lilla, del blu, dell’azzurro e del rosa, in tutte le loro gradazioni, e dell’azzurro tiffany, colore che sembra non passare di moda. Le ultime tendenze vanno sul gold e sul pink gold.
Certo è che, secondo me, nessun colore è proibito se rispecchia i gusti degli sposi. Abbiamo realizzato anche delle partecipazioni nere perlate, abbinate al bianco e fuxia, che lungi dall’avere un tono luttuoso sono invece molto eleganti e chic.
In ogni caso, il mio consiglio è di scegliere uno, al massimo due colori dominanti, per evitare l’effetto carnevale; un terzo può essere utilizzato graficamente solo se della stessa gamma cromatica di uno dei due principali, per sfumature e smorzature di colore. Per la scelta degli abbinamenti meglio farsi consigliare da un esperto oppure consultare un dizionario dei colori (un libro che vi consiglio e che vi risulterà molto utile anche per l’arredamento della casa!), oppure guardare un po’ di palette di colori su Pinterest, Instagram e sui wedding blog.
Una scelta alternativa (e mi è capitato di vederla) è scegliere per le partecipazioni, intenzionalmente, un colore che non c’entri nulla con quello scelto per l’allestimento: in questo caso la sposa voleva intenzionalmente sviare lo sposo dai particolari colorati del suo vestito, ma potrebbe essere una scelta originale per puntare sull’”effetto sorpresa” con tutti gli invitati.
Scelti stile, tema e colore, anche se non vi sembrerà, il più è fatto, adesso bisogna solo applicarli in tutto ciò che di stampato (e non) caratterizzerà il tuo matrimonio… cominceremo a parlarne la prossima settimana 🙂

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“Mi sposo! E ora???” – Lo stile del matrimonio https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-lo-stile-del-matrimonio/ https://www.fragolalilla.it/mi-sposo-ora-lo-stile-del-matrimonio/#respond Mon, 19 Sep 2016 06:15:30 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=10805 Ciao a tutte! La scorsa settimana abbiamo rotto il ghiaccio con questa nuova rubrica, che vuole aiutarti nell’organizzazione di un matrimonio unico ed originale analizzando di volta in volta i vari aspetti e le varie scelte che una sposa può (e deve) fare nei mesi di preparazione prima del Grande Giorno. Avevo preannunciato che avremmo...

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Ciao a tutte!

La scorsa settimana abbiamo rotto il ghiaccio con questa nuova rubrica, che vuole aiutarti nell’organizzazione di un matrimonio unico ed originale analizzando di volta in volta i vari aspetti e le varie scelte che una sposa può (e deve) fare nei mesi di preparazione prima del Grande Giorno.

Avevo preannunciato che avremmo cominciato a parlare delle tre cose fondamentali da scegliere prima di partire con l’organizzazione del matrimonio, ossia lo stile, il tema e il colore dominante. Oggi cominceremo dal primo di questi elementi, ossia lo STILE da dare a tutti i dettagli del matrimonio, a partire, ovviamente, dalle partecipazioni.

Comincio con una raccomandazione che mi sento di farti con tutto il cuore: lo stile del tuo matrimonio deve rispecchiare solo TE e il tuo FUTURO MARITO. Non ha senso e non è moralmente giusto, secondo me, trasformare il proprio carattere per un giorno e ritrovarsi in un evento che non rispecchia il vostro modo di essere. Troppe volte ho realizzato creazioni per spose che erano “costrette”, o quasi, a scegliere un matrimonio principesco in una location piena di cristalli perché la mamma, o la suocera, o chiunque altro, voleva così, spesso perché loro non avevano potuto, a suo tempo, organizzare un evento del genere.
Non esistono matrimoni più o meno belli a seconda dello stile che si sceglie, esistono matrimoni che rispecchiano o meno gli sposi, e la prima scelta è sicuramente da preferire. Quindi la prima domanda che dovete porvi, assieme (ebbene sì, anche e soprattutto in questa fase l’opinione del tuo futuro marito è molto importante) è: che evento ci rappresenterebbe davvero? Vogliamo sposarci in una chiesetta di campagna, nella cattedrale cittadina, in comune? Vogliamo fare un ricevimento in un castello con un catering di alto livello, un pranzo semplice in un ristorante o un picnic multietnico in un prato? Ogni possibilità è degna di essere presa in considerazione, se rappresenta il vostro carattere. Il tuo matrimonio sarà un evento indimenticabile in ogni caso, se curerai tutti i dettagli con amore e originalità.

Fonte: www.stylemepretty.com

Amo sempre raccontare alle mie spose che, tra tutti i matrimoni a cui io e mio marito abbiamo partecipato prima del nostro, due ci sono rimasti impressi: il primo, una cerimonia in una chiesetta di campagna addobbata con gusto, ricevimento in un castello del Collio Isontino, con tovaglie in broccato bordeaux, centrotavola importanti, taglio della torta all’aperto vicino la piscina. Il secondo, cerimonia mista, sposa vestita di verde con bouquet di peperoncini, ricevimento informale con catering multietnico in un prato con gazebo, e contenitori di plastica per tutti gli invitati per portare via gli avanzi. Due matrimoni molto diversi tra loro, quasi antitetici, ma ugualmente bellissimi, originali e degni di essere ricordati e di essere presi come fonte di ispirazione.
La scelta dello stile è il primo, importante passo da fare perché poi tutto, dal vestito alla location, e, per quanto riguarda il mio lavoro, ogni materiale stampato, deve essere in armonia con lo stile scelto. Non è consigliabile scegliere una location principesca, ricca di cristalli, e optare poi per delle partecipazioni in carta riciclata, dallo stile rustico, con applicazioni in rafia o corda. Volendo tutto è possibile, e spesso mi trovo a dover assecondare le richieste più impensabili, ma dal punto di vista della coerenza stilistica certamente non è una scelta da consigliare: le partecipazioni devono immediatamente comunicare agli invitati quale sarà il tono dell’evento, e fargli credere, con una partecipazione rustica, che il ricevimento si terrà in una trattoria di campagna mentre si troveranno poi in un castello secolare con lampadari di cristallo, non farà altro che metterli a disagio e certo non aiuterà a raggiungere l’obiettivo di creare un evento indimenticabile (oppure potrebbe esserlo, ma in negativo!).

Le possibilità, nella scelta di uno stile, sono infinite quanto lo è la fantasia. Volendo raggrupparle in categorie, potremmo fare una distinzione del genere:

1) Matrimonio “principesco”: location importante, vestito sfarzoso, cura dei dettagli secondo i dettami del galateo. Si tratta di un evento che comunica sfarzo, ricchezza, prestigio, e – almeno teoricamente – dovrebbe richiedere agli invitati un abbigliamento conseguente. Le partecipazioni – prendo come esempio questo, tra le varie creazioni matrimoniali, perché cronologicamente sono il primo che si realizza – devono essere realizzate con eleganza e sobrietà, con motivi grafici damascati, applicazioni in seta, raso o swarowski.

2) Matrimonio “importante ma non troppo”: si tratta di un evento elegante ma che non prende certo ad esempio le nozze reali. La location sarà di prestigio ma non troppo stucchevole, le decorazioni eleganti ma sobrie, la chiesa addobbata con gusto ma senza esagerare con le decorazioni floreali. Le partecipazioni possono essere sia damascate che più semplici, anche minimal, di ispirazione inglese, con poche applicazioni.

3) Matrimonio “normale”: è una giornata importante, ma gli sposi non vogliono che le si dia una connotazione troppo formale né troppo informale. Potremmo definirlo “matrimonio medio”, anche se questo non significa che sia da scartare qualsiasi scelta originale per i dettagli, anzi, saranno proprio i dettagli a differenziarlo dagli altri matrimoni “normali”. Il vantaggio è dare agli invitati un senso di sicurezza in un evento dal tono che già conoscono – ristorante da matrimoni, musicista con pianola e intrattenimento, pietanze tradizionali – per poi stupirli con quei dettagli unici che saranno il fulcro dei prossimi capitoli (menù realizzati in modo particolare, guestbook, confettata etc). Le partecipazioni dunque potranno essere virtualmente di qualsiasi tipologia, ma è meglio evitare un tono troppo principesco per non generare un senso di aspettativa troppo alto negli invitati.

4) Matrimonio “country”: è il matrimonio semplice per eccellenza, ma non per questo va inteso come evento povero. Ha il vantaggio di far sentire gli invitati in famiglia, in un’atmosfera rilassata, ed è indicato soprattutto per un numero di invitati non eccessivo. Lo stile di riferimento è quello campagnolo: quindi via libera a trattorie rustiche, tovagliato semplice, pietanze tradizionali, addobbi che richiamino la campagna – girasoli, fiori secchi, margherite – e partecipazioni che seguano questo tono con cartoncino grezzo, applicazioni in rafia o corda, carattere semplice.

5) Matrimonio “alternativo”: non rientra in nessuna delle categorie precedenti perché è il matrimonio in cui può succedere realmente qualsiasi cosa, e spesso si ispira ai gusti o a una passione degli sposi, che va però portata fino in fondo e non limitata al tema del tableau mariage. Pensiamo ad esempio ad un matrimonio biker, con sposa che arriva in moto e ha un vestito con applicazioni nere in pelle e borchie e una bandana al posto del velo, musica hard rock nel ricevimento, ristorante o trattoria spartana con birra al posto del vino… e partecipazioni assolutamente in stile.

Caricatura di Chiara Moriconi – www.chiaramoriconi.com

Quest’ultima tipologia introduce il secondo elemento che va scelto subito, assieme allo stile, a cui è strettamente legato: il TEMA del matrimonio. Ne parleremo il prossimo lunedì 🙂

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“Mi sposo!!! E ora???” – Le cose da fare per un matrimonio indimenticabile https://www.fragolalilla.it/nuova-rubrica-mi-sposo-ora-le-cose-un-matrimonio-indimenticabile/ https://www.fragolalilla.it/nuova-rubrica-mi-sposo-ora-le-cose-un-matrimonio-indimenticabile/#respond Mon, 12 Sep 2016 17:13:10 +0000 https://www.fragolalilla.it/?p=10793 La prima cosa che una donna pensa, quando il suo fidanzato le chiede di sposarlo, è “FINALMENTE!”. La seconda, immediatamente successiva e spesso contemporanea, è “devo organizzare il miglior matrimonio del secolo!”. Nel 99% dei casi, infatti, una sposa ambisce a far sì che il suo matrimonio venga ricordato e citato negli anni a venire...

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La prima cosa che una donna pensa, quando il suo fidanzato le chiede di sposarlo, è “FINALMENTE!”. La seconda, immediatamente successiva e spesso contemporanea, è “devo organizzare il miglior matrimonio del secolo!”.

Nel 99% dei casi, infatti, una sposa ambisce a far sì che il suo matrimonio venga ricordato e citato negli anni a venire da tutti gli invitati; per differenziarsi dagli innumerevoli matrimoni a cui ha partecipato, per non rientrare nella categoria “matrimoni da dimenticare”, per sentirsi, per un giorno, una principessa in un castello. Il ruolo del principe, in tutto questo, è spesso marginale e relegato ad una serie di domande retoriche che prevedono un’unica risposta: “CERTO, CARA”.

Foto by Photographarte – www.photographarte.com

Il problema, però, è che organizzare un matrimonio non è affatto un’impresa semplice e veloce, e lo è ancor meno organizzare un matrimonio INDIMENTICABILE. La letteratura sull’argomento, specialmente in Italia, scarseggia e si limita ad una serie di volumi di “consigli generici” e “time planning” dell’organizzazione matrimoniale incentrati spesso su consuetudini ormai sorpassate e certamente inutili a chi vuole creare un evento che sia UNICO ed ORIGINALE.

Le spose più intraprendenti, quindi, finiscono inevitabilmente sul web, a districarsi in una marea di blog, siti e forum con migliaia di discussioni che danno moltissimi spunti ma spesso portano con sé anche una sconfortante confusione. Le idee originali, spesso ispirate ai siti americani ed inglesi che sono anni luce avanti, per quanto riguarda il settore del wedding, sono moltissime ma finiscono per perdersi in una marea di pagine, link, commenti, che richiedono alle future spose una quantità di tempo che loro, spesso, non hanno. Ecco spiegato il perché di questa nuova rubrica del blog 🙂

Quando io e Alessandro abbiamo deciso di sposarci, ho conosciuto un mondo che prima mi era del tutto ignoto, un mondo fatto di un miliardo di cose da fare, di centinaia di prodotti e di dettagli (“coni riso”, “tableau de mariage”, “manuale del testimone”) di cui prima ignoravo completamente l’esistenza ma che sembravano assolutamente indispensabili per fare del mio matrimonio un evento che gli invitati, soprattutto in una zona geografica come la mia popolata da matrimoni tutti inevitabilmente identici, avrebbero ricordato per sempre. Il fatto che di lavoro, incidentalmente, facessi la grafica creativa, e che avessi a disposizione le attrezzature di stampa dell’azienda della famiglia di cui entravo a far parte, non ha fatto che semplificare il tutto.

Ho cominciato a frequentare dei forum di discussione specializzati, pian piano ho scelto su cosa puntare per rendere il mio matrimonio diverso dagli altri a cui avevo partecipato e ho dato concretezza alle idee che mi saltavano in testa. Ho creato una linea grafica unica per tutti gli stampati del mio matrimonio, ho curato maniacalmente ogni dettaglio, e quando finalmente il fatidico 26 giugno è arrivato, ho raccolto i frutti di questo lavoro con un matrimonio che è stato, realmente, la nostra favola. Tutto è andato come doveva, tutti gli invitati sono rimasti a bocca aperta di fronte a dettagli che mai si erano visti da queste parti, e ancora oggi, quando incontriamo qualcuno di loro, riceviamo complimenti per la cura e l’originalità di tutto quanto. Volevo un matrimonio originale ed indimenticabile, e così è stato.

Ma il matrimonio ha cambiato completamente tutta la mia vita: grazie ad internet, al mio lavoro e alla creazione di un blog diventato poi il sito su cui ora mi state leggendo, ho cominciato a creare idee originali per il matrimonio e le occasioni speciali di molte altre ragazze, in tutta Italia. Da grafica creativa sono diventata una “wedding graphic designer”, ossia mi occupo di tutto quanto c’è di stampato e “decorato” in un matrimonio, e ho la fortuna di fare un lavoro che adoro, che mi dà mille soddisfazioni e che rende felici altre spose.

Perché dunque, mi sono detta, non trasmettere tutto quello che ho imparato in questi anni alle future spose, dando loro tutte quelle idee che io ho trovato navigando per giorni interi sul web? Una serie di consigli per creare un matrimonio originale, un libro senza le solite “regolette da galateo” che nessuno applica più, ma che sia pieno di spunti pratici e riferimenti reali per realizzare il proprio sogno.

Spero di riuscire a trasmettere in questi articoli anche solo un quarto dell’entusiasmo che metto nel mio lavoro e di essere utile alle spose che, come lo sono stata io, vogliono per un giorno sentirsi protagoniste di un favola.

Ma direi che è arrivato il momento di entrare nel vivo: di cosa parleremo la prossima settimana?

“AIUTO, DA DOVE COMINCIO???”

Ci siamo. Finalmente il momento è arrivato. Il tuo Lui ti ha invitato a cena in un posto elegante, ti ha detto di “vestirti carina”,  e tu senti che quella sera sarà quella che aspetti da mesi. Al momento del dessert ti prenderà la mano, tirerà fuori una scatoletta di velluto e ti farà la domanda a cui milioni di volte, nella tua testa, hai già risposto. Oppure convivete già da mesi, siete sicuri della vostra relazione e avete deciso, insieme, che è giunto il momento di fare il grande passo.

In entrambi i casi, se hai sempre sognato un matrimonio da favola o anche solo un giorno che sia originale e degno di essere ricordato, la prima cosa a cui penserai, inevitabilmente, è “e adesso da dove comincio?”. L’industria dei matrimoni, e l’esperienza delle amiche che si sono sposate prima di te, ti hanno insegnato che ci sono un milione di cose a cui pensare, che il tempo è troppo poco, che spesso bisogna girare molti posti per trovare il vestito, la location, le fedi giuste. Ti sembra di dover fare tutto contemporaneamente, hai a malapena chiare le cose basilari da fare per sposarsi – comprare un vestito, scegliere una location, comprare le fedi… che altro? – e ne saltano fuori continuamente di nuove, spesso, ai tuoi occhi, prive di significato. Senza contare tutte le persone – genitori, sorelle, amici, suoceri – che si sentono in dovere di elargirti consigli e raccomandazioni senza che tu glieli abbia chiesti.

Prima di sentirti completamente sopraffatta, RESPIRA. Milioni di donne si sono sposate prima di te e milioni lo faranno dopo di te, e nessuna è scoppiata (o quasi!). Anche se il tempo ti sembra pochissimo per fare tutto quello che devi fare, a meno che tu non abbia deciso di sposarti fra un paio di mesi (ma anche in quel caso – esperienza personale – si può organizzare un matrimonio bellissimo) hai tutto il tempo per preparare tutto quanto: devi solo procedere con calma e organizzazione.

Per quanto riguarda strettamente il mio settore di competenza, invece, la prima cosa da fare, prima di cominciare a spendere soldi in vestiti, location, partecipazioni, è scegliere tre cose fondamentali: STILE, TEMA e COLORE DOMINANTE del matrimonio.

Ne parleremo la prossima settimana… continua a seguirci!

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