Le 5 idee sbagliate che hai sulle partecipazioni di nozze

12/11/2018by Giada1

Se hai appena deciso di sposarti e sei alle prese con la lista delle cose da fare, ti sarai accorta che una delle prime a cose a cui devi pensare – sia in ordine cronologico che di importanza – sono le partecipazioni di nozze. E, probabilmente, anche tu, come il 95% delle spose che incontriamo quotidianamente per scegliere e progettare il loro coordinato personalizzato, hai delle idee sbagliate sulle caratteristiche che queste partecipazioni di nozze devono avere.

Visto che dopo centinaia di appuntamenti ci siamo accorte che queste idee sbagliate sono più o meno sempre le stesse, abbiamo deciso di sfatare questi miti e di svelarti finalmente VERO O FALSO delle partecipazioni di nozze.

1) Le partecipazioni di nozze si possono spedire anche se all’esterno della busta ci sono fiocchi, sigilli in ceralacca, applicazioni varie:

FALSO. Moltissime spose, mentre progettiamo le loro partecipazioni, ci chiedono di aggiungere delle chiusure particolari, in nastro, ceralacca, calamita… convinte di poterle spedire con le Poste senza nessun problema. Le Poste Italiane, invece, prevedono che la busta spedita sia sigillata e chiusa, altrimenti la spedizione non andrà a buon fine (e in ogni caso, le applicazioni esterne si rovinerebbero). E` possibile perciò prevedere delle applicazioni, ma va prevista anche un’ulteriore busta in cui inserire la partecipazione che va chiusa prima di spedirla (occhio comunque anche al peso: pesi e formati diversi prevedono affrancature diverse, ma questo è un elemento che chiariamo sempre in appuntamento con tutti). Oppure, dovete pensare di consegnare a mano tutte le partecipazioni.

2) Bisogna prevedere una partecipazione per persona:

FALSO. Le partecipazioni da stampare vanno conteggiate a famiglia: spesso gli sposi pensano che se hanno 150 invitati, dovranno mandare 150 partecipazioni, e sono perciò convinti di dover destinare alle partecipazioni un budget molto più alto di quello che è in realtà 🙂 Una famiglia, una partecipazione (e una bomboniera). Nel caso di coppie che non vivono assieme, va benissimo prevedere una sola partecipazione.

3) Le partecipazioni devono prevedere due cartoncini separati, uno per la cerimonia e uno per il pranzo:

VERO E FALSO. Dipende dalla tipologia di partecipazioni e soprattutto dalle scelte degli sposi: se hanno previsto solo inviti (quindi tutti sono invitati anche al pranzo di nozze, non ci sono semplici “partecipazioni” alla cerimonia) non è necessario prevedere un cartoncino separato, e ci si può sbizzarrire con la grafica e il formato degli inviti, inserendo la parte relativa al ricevimento direttamente sotto la parte della cerimonia o nella pagina a fianco.

4) Va messo prima il nome della sposa:

FALSO. Va messo prima il nome dello sposo, sia per ragioni di galateo, sia per ragioni “pratiche”: durante il rito del matrimonio, lo sposo è il primo a pronunciare la promessa di matrimonio e il primo a scambiare le fedi. Questo vale per tutte le comunicazioni prima del matrimonio: dopo il matrimonio, invece, sarà la sposa ad essere messa per prima (ad esempio nei ringraziamenti e, volendo essere fiscalissimi, anche nei menù e nel tableau, che vengono utilizzati dopo che gli sposi sono diventati marito e moglie).

5) Tutti buttano le partecipazioni:

FALSISSIMO! Lo sai ormai che questa è una falsa credenza con cui combatto da molti anni: ci sarà sicuramente qualche invitato non così coinvolto nel vostro matrimonio che non avrà nessun interesse nel conservare le partecipazioni (magari l’hai fatto anche tu, in alcune occasioni), ma si tratta della minoranza. Se avete invitato familiari e amici che ci tengono a voi e al vostro matrimonio, per loro sarà molto più normale conservarle come un bel ricordo, soprattutto se fatte bene, curate nei dettagli e in linea con lo stile scelto per tutto 🙂 Quando mi sono sposata, nel 2010, ho progettato per noi delle partecipazioni in scatola che contenevano anche un sacchettino di riso colorato, una calamita save the date, una cartina per arrivare al ristorante e un “regolamento del matrimonio” in chiave ironica… beh, dopo 8 anni giuro che moltissimi parenti e amici hanno conservato tutto (la mia testimone ha previsto addirittura un angolo ad hoc nella sua vetrinetta!). C’è chi ha anche una “scatola delle partecipazioni” come ci ha raccontato Silvia:

Se hai qualche altro dubbio sulle partecipazioni di nozze e vuoi chiarirti le idee, chiedici quello che vuoi compilando questo modulo:

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